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TU MI CONTESTI



La mente umana non potrà mai accettare che tu,Gesù mio, comparso nella nostra storia come qualunque altro personaggio, sei in realtà anche Dio. Solo il dono di una fede adulta permetterà ad un uomo di buona volontà di credere che, pur essenso vero Dio, sei anche vero uomo.
Per questo, abbiamo ingenuamente tentato di sfuggire ai pesanti interrogativi di questo articolo del Credo cristiano con gli innocenti ritrovati di un arte che ha reso la stalla di Bethlemme una reggia splendente di luce.


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I Natali una festa e un poema di musiche alate, di preghiere commoventi, di incontri in famiglia che lasciano un segno indelebile, pieno di nostalgia, in emigrati che devono poi assolutamente tornare, per vivere il Natale con i suoi..
Ma nella umiliazione nel farti uomo, pur essendo Dio, dell’involucro di povertà. Dell’esposizione a tutte le vicissitudini umane, così insopportabili anche per noi meschini, che si interessa seriamente?
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È festa!, Festa per noi! - Lo diciamo, lo cantiamo, senza alcuno scrupolo. ..Festa per noi, certo; non proprio per te! E, in fondo, è anche giusto. Ma se io non mi rassegno ad essere solo, incompreso, anzi frainteso e ostacolato, cosa ho capito del tuo Natale? Se non accetto il mio ruolo nel mondo, privo di prestigio; se non so cosa significhi essere felice di sentirmi l'ultima ruota del carro, un gregario anonimo, un numero per arrotondare cifre altrui, cosa ho imparato da te?
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Fammi grazia, Gesù buono, che il ciclo natalizio di quest' anno lasci un segno perenne nella mia vita personale, e così m'introduca in un modo diverso di valutare e vivere il mistero profondo della tua Incarnazione, cioè del tuo inserirti nella realtà umana, per elevarla e innalzarla insieme con te, al trono del tuo e nostro Padre.
Non ti chiedo troppo, se tu stesso me lo hai proposto e facilitato facendoti uno come me, per farmi diventare come te: "un figlio prediletto dove il Padre possa compiacersi".
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AS VIAS DO ESPIRITO

DECIMO PRIMEIRO DOMINGO DO TEMPO COMUM

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DECIMO PRIMEIRO DOMINGO

DO TEMPO COMUM

14 MAIO 2014

 

UMA REFLEXÃO 

 

A liturgia desse decimo primeiro domingo do tempo comum nos convida a olhara para a vida e para o mundo com confiança e  esperança. Deus, fiél ao seu plano de salvação, continua hoje como sempre a conduzir a historia humana para uma meta de vida plena e de felicidade sem fim.


THE WAYS OF THE SPIRIT

RINGRAZIARE DIO SEMPRE

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RINGRAZIARE DIO SEMPRE

Una riflessione

Dobbiamo ringraziare sempre Dio di ogni cosa che ci dona, San Paolo ce lo esorta sempre.  Tutto ci é stato donato e noi consideriamo poco il fatto che ogni cosa é un dono. Diamo troppo per scontata ogni cosa e purtroppo l'abitudine cancella in noi la tendenza a riconoscere e ringraziare Dio, l'artefice di tutto.  Questa tendenza al ringraziamento trasformerebbe i nostri cuori nella vera pace che solo il Signore ci puó dare. Avere un cuore pieno di riconoscenza per il Creatore Padre sarebbe un buon principio di conversione, ma difficilmente riusciamo a capirlo.

 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Pidamos a Nuestra Señora de Fátima

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Pidamos a Nuestra Señora de Fátima
 que nos ayude a perseverar en el rezo del Santo Rosario, y que lleve nuestras súplicas a su Hijo para que el mundo alcance la paz que tanto anhelamos
La aparición más conocida, por lo espectacular y por el número de testigos (unas 70,000 personas), fue la última, que ocurrió el 13 de octubre de 1917, en el mismo lugar. Es el llamado “milagro de cielo de Fátima” o el “milagro del sol”.


WEGE DES GEISTES

Testimonianze dalle favelas I

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TESTIMONIANZE DALLE FAVELAS  BRASILIANE

HO INCONTRATO IL "MESTRE" ARMANDO

IL "GARIMPERO" DEI POVERI

A Poxoreu nel cuore dal Mato Grosso brasiliano il "Garimpeiro" cerca disperatamente nel fango un piccolo diamante per sopravvivere. Armando Catrana, salesiano perugino, da circa quaranta anni cerca tra immondizie e rifiuti i poveri "per farli vivere".

 

E' diventato il "mestre" (forse maestro,forse salvatore) di migliaia di giovani disperati con cui ha condiviso fatiche, lotte, speranze, successi, ed insuccessi.

E non ha, a sessantasette anni, nessuna intenzione di perderli di arrendersi.

Sono la sua vita come lui è la loro vita. Vita per vita.

Io l'ho incontrato sulle rive del grande fiume Paranà, tra i senza casa e senza tutto della periferia della cittadina di Tres Lagos nel cuore del Mato, la foresta che non c'è più, tagliata, bruciata.

Solo piccole tracce. L'ho incontrato all'inizio della sua nuova avventura a favore dei ragazzi di strada nell'anno 2003.

Anch'io Salesiano come lui. Anch'io da 25 anni in lotta con la tossicodipendenza e l'alcolismo per salvare altre vite perse o a perdere. Amici, oltre che confratelli.

E' nato così il Centro "Gesù adolescente" oggi, a 3 anni di distanza, oltre 1500 ragazzi hanno un posto sicuro per stare (non la strada), delle scuole per imparare, un mestre e degli educatori per crescere (non morire).

Gli sono stato vicino: ho progettato con lui, ho pregato con lui, ho cercato soldi per realizzare, gli ho avvicinato altre persone per non farlo sentire solo. Ora siamo nella stessa barca.

Non andremo alla deriva.

La guida (Armando) è esperta e fidata e noi a remare siamo in tanti. E tu ? Salirai in questa barca ? T

i condurrò io con la mia corrispondenza, con le mie foto, le musiche brasiliane e la fede nel "MESTRE" unico.

Quel Gesù che disse " sono venuto a cerare ciò che era perduto"‘.

Ti aspetto.

Ti incontrerò ancora.

Sii coraggioso.

La fede ti renda coraggioso.

A presto                           

 tuo, Don Luigi Giovannoni.

Preghiere

A MARIA, DONNA BELLISSIMA

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A MARIA, DONNA BELLISSIMA
Restituiscici ad ansie
di incontaminate trasparenze



Santa Maria, donna bellissima, attraverso te vogliamo rin¬graziare il Signore per il mistero della bellezza.
 Egli l'ha disseminata qua e là sulla terra, perché, lungo la strada, ten¬ga deste, nel nostro cuore di viandanti, le nostalgie insop¬primibili del cielo.
La fa risplendere nella maestà delle vette innevate, nel¬l'assorto silenzio dei boschi, nella forza furente del mare, nel brivido profumato dell'erba, nella pace della sera.
Ed è un dono che ci inebria di felicità perché, sia pure per un at¬timo appena, ci concede di mettere lo sguardo nelle feritoie fugaci che danno sull'eterno.