A COLLOQUIO CON GESU
1. Mantenersi uniti a Dio lungo la giornata rappresenta il meglio che possiamo offrire a lui e a noi. Non occorre fissare in Dio di continuo il pensiero: `è moralmente e psicologicamente impossibile; nuocerebbe anche alla salute psico-fisica.
Basterà ricordarsi di Lui di tanto in tanto, lungo la giornata.
2. Benché non sia la mente la base dell'unione con Dio, la prepara e la favorisce. Chi è distratto dai problemi terreni difficilmente può avvertire la Sua presenza attiva. Per la verità, finché si vive nello stato di grazia, sostanzialmente si è sempre uniti a Dio; ma se ci si immerge del tutto negli interessi della vita di ogni giorno, questa unione si affievolisce e al primo grave ostacolo potrebbe annullarsi.
Si potrebbe spiegare come se fosse solo la metà di noi stessi ad immergersi nella fattualità, nelle opere insomma. L'altra metà, la più consapevole e preziosa, rimarrebbe a contatto con Dio, elevando il lavoro e le sue finalità.
Attendere ad un lavoro, lasciandosi attanagliare dal pensiero di cento altri, rivela debolezza di carattere e poca chiarezza su quello che si vuol raggiungere.
Cercarla, o almeno sopportarla con serenità, quando i doni scompaiono e l'unzione interna non si fa più sentire, è fedeltà spinta fin quasi all'eroismo.