Catechesi sui Sacramenti
Per completare, in un certo modo, questa scorsa rapida sui compiti fondamentali della Chiesa, dobbiamo aggiungere due parole sulla Catechesi richiesta dall'amministrazione dei Sacramenti. Sapete bene che la Parola di Dio rivela il progetto divino su di noi; la catechesi ne approfondisce le implicazioni, sia a livello dogmatico che morale; ma questo progetto non può venire alla pratica, senza un aiuto efficace di Colui che ce l'ha proposto, attraverso l'insegnamento del suo Figlio.
Questo aiuto chiama la preghiera e soprattutto i Sacramenti, come segni efficaci della grazia, istituiti da Gesù stesso. Solo recentemente si è colto il pensiero di San Tommaso d'Aquino, su questo argomento con chiarezza esemplare:
"Il Sacramento è segno commemorativo del passato, ossia della Passione del Signore, è segno dimostrativo del frutto prodotto in noi dalla sua Passione, cioè della grazia; è segno che preannunzia la gloria futura" (Somma T. III,60,3 - Le evidenziazioni sono nostre).
Notate il termine "segno" ripetuto tre volte, ad indicare la sorgente da cui il sacramento trae la grazia che conferisce nel presente, mentre è "pegno della gloria futura".
Potete accorgervi, già da queste poche righe, che il discorso diventa subito profondo, misterioso, lontano dalle categorie del pensiero odierno. Pertanto esige uno studio attento, diuturno, per arrivare a capir bene come mai Gesù, che era già il vero Sacramento della salvezza, ha voluto trasmetterne la forza alla Chiesa, nei suoi misteri.
La Chiesa stessa "ha riconosciuto a poco a poco questo tesoro ricevuto da Cristo e ne ha precisato la dispensazione" (Cat.C.C, n.1117), con un travaglio che dimostra l'effettiva difficoltà di cogliere la vera essenza dei sacramenti e precisarne il numero. Sta anche a dirci quanto sia stato arduo veicolarne la dottrina nel popolo di Dio, per cui, dopo due mila anni (a parte le confusioni e le negazioni dei vari eretici di turno), questo stesso popolo mostra di averne capito tanto, ma tanto poco.
Alcuni anni fa, l'episcopato italiano ammetteva con molta sincerità che la nostra gente, nell'accostarsi ai sacramenti, dà più l'impressione di compiere un atto magico - sacrale, che un gesto di comunione con il soprannaturale.
Il fatto si è che, da secoli, dopo quel poco di catechismo impartito ai bambini, in preparazione ai sacramenti dell'Eucaristia e della Confermazione, non se ne fa più niente.
Dalla base ci si lamenta della carenza quasi assoluta d'iniziative pastorali in chiave istruttiva; dall'alto si punta il dito sulla sordità ostinata delle famiglie e dei singoli, di fronte ad ogni progetto di catechesi più accurata.
Il popolo, si dice, chiede solo Messe per defunti, documenti di battesimo e matrimonio e organizzazione di feste patronali.
Punto a basta.
Effettivamente la lacuna è grave, proprio su questo settore, e chiama tutti, nella Chiesa, a cooperare, perché la vita sacramentale delle nostre parrocchie fiorisca sul serio, a vantaggio di un'autentica testimonianza evangelica.