Viva i preti...
Dal 19 Giugno 2009 al 19 Giugno 2010, sarà per la Chiesa universale lAnno dedicato ai Sacerdoti: questi stupendi uomini che regalano vita e grazia, salvezza e amore, pace e consolazione, gioia e divertimento, preghiera e umanità. Insieme mischiano povertà personale e fragilità, santità e scandalo.
E sono esaltati, mitizzati e umiliati come il loro Signore.
Don Giosy Cento, sacerdote e cantautore
Dedicato a me stesso
Come Sacerdote lo dedicherò innanzitutto a me stesso, ripercorrendo la gioia della chiamata fin dal grembo materno. Miracolo e mistero che avviene fra Dio e una creatura nel nascondimento del cuore e dell'essere più profondo, realizzando una trasformazione graduale e poi sacramentale di una persona umana nella persona di Cristo per operare tra gli uomini.
L'ho vissuto e lo vivo. Amo inoltrarmi dentro la mia vita, nei silenzi eterni percorribili con la riflessione, l'intimità con Cristo, soprattutto nella fusione quotidiana eucaristica. Non c'è proporzione tra la mia piccolezza e la Missione che sono chiamato a vivere: è più grande della distanza che c'è tra il cielo e la terra, la stessa che c'è tra l'umano e il divino, tra una goccia e il mare. Distanza colmata solo dalla meravigliosa misericordia di un Dio così innamorato dell'uomo fino a consegnare in fragili mani umane il suo eterno progetto di salvezza.
Sarà un anno bello per me Sacerdote, se ho il coraggio di guardarmi allo specchio di Gesù totalmente e se proverò,con tutto me stesso, a bere, fino a morirne, il suo Vangelo e la sua vita. Spero di inebriarmi di Cristo fino ad ... andare fuori di testa per Lui. Voglio nascondermi in Lui, non usarlo per apparire sulla scena del mondo o prendere applausi o riverenze (nessuno nella vita mi ha mai chiamato Reverendo!).
Dedicato ai cattolici
In questo anno penserò ai cattolici, a come sono in relazione spirituale, sacramentale, umana, personale e comunitaria con il loro prete.
Sento in giro una grande fame e sete di presenza e di rapporto con il Sacerdote. Tante critiche sono semplicemente, secondo me, una nascosta richiesta di avere il Sacerdote presente e vicino all'anima, con tempo disponibile per l'ascolto (in un mondo dove non ci ascoltiamo). Sento tanto amore per i Sacerdoti: accolti nelle case, seguiti con affetto anche nei loro problemi più semplici e quotidiani, curati nella malattia, aiutati anche economicamente.
Vedo tanti laici disposti a una sincera e efficace collaborazione. Spero che noi Sacerdoti sappiamo valorizzare sempre di più i cristiani laici apprezzandone il dono battesimale e, soprattutto, dando spazio al genio della donna che mai deve mancare nella vita quotidiana della Chiesa. Il confronto: che momento bello! Quando ci si parla a viso aperto e il Sacerdote sa accettare le critiche e i consigli, riconoscendo di essere chiamato a essere servo, mai padrone del gregge. In questo anno penserò a tutte le frontiere del mondo dove il prete vive l'eroismo della sua Missione. Ho visto la donazione totale di uomini - preti nascosti, quasi seppelliti in mezzo ai poveri e alla povertà. Mancanti di troppo in ogni senso. Vivono senza farsi sconti e senza fare mai i conti. Stanno al loro posto senza lamento, come il Servo di Javhè, e non aprono bocca e tu non saprai mai da loro se mangiano o se hanno un soldo in tasca. Ma sono lì, come un padre e una madre, consacrati nell'amore sponsale a Dio e all'umanità che amano fino all'ultimo respiro.
Questo ho visto nel mio girovagare per il mondo. E ho lodato e ringraziato il Dio degli ultimi che compie queste meraviglie, invisibili al mondo, nei suoi Sacerdoti.
Dedicato ai Vescovi
In questo anno penserò ai Padri e fratelli Vescovi dai quali, per mandato divino, nascono i Sacerdoti. Il Vescovo e i suoi Sacerdoti. Amore divino e umano. Unità nel sacramento. Una relazione di rispetto e di affetto. Difficoltà come in ogni famiglia. Il Sacerdote imparerà che quella del Vescovo è una Paternità non facile. Il Vescovo imparerà che il Sacerdote è un figlio fratello che sta sulle frontiere quotidiane, immerso in una nuova storia che può dare inquietudini e solitudini.
In collaborazione
In questo anno penserò anche ai problemi che accompagnano la vita dei Sacerdoti e sarò felice se avrò delle comunicazioni dai lettori per fare sempre insieme queste pagine. Ma chiedo di non fermarsi in una superficie o alle solite... chiacchiere! Andiamo in profondità per un anno bellissimo dei Sacerdoti, fatto innanzitutto di preghiera e di relazioni vissute come il Signore, che ha inventato il prete, chiede a tutti.
Don Giosy Cento