Cara amica che
hai abortito...
Ti scrivo perché ti ho pensato tanto in questi giorni.
Mi hai fatto tanta pena: lo sanno tutti che aspetti un figlio. Ti guardano in un altro modo e parlano sempre quando tu non ci sei. Con te sono normali
cioè falsi
perchè fanno finta di non sapere.
So che sei rimasta male quando hai fatto la "prova delle urine". L'hai fatta con lui, di nascosto... avete pianto forse e siete rimasti a lungo stupiti che potesse essere capitato proprio a voi. All' improvviso hai capito che essere donna è una grossa responsabilità e che la sessualità non è gioco: è la vita.
Sapevate che cosa potevate fare: tenerlo o buttarlo via. Allora siete andati in tilt, muti l'uno di fronte all' altra. Nessuno voleva dire per primo si o no. È venuta fuori la vita, l'istinto materno e paterno così precoce in voi ragazzi di oggi.
Avete passato in rassegna mamma, papà, parenti, amici e questo paese dove "la faccia, pulita" conta molto, forse troppo.
Avete deciso pur coscienti dell'errore (non è giusto mettere al mondo un figlio fuori dal matrimonio - dite adesso!) di dare la vita a quel bambino vita della vostra vita.
Salire le scale dicendovi: "cominci tu per primo!" : A casa il silenzio improvviso, il gelo. Tuo padre poi... "la mia bambina (si è sempre bambini per i genitori!) che è madre!" e poi ha guardato quel tuo "uomo", così stranamente "ormai grande". Forse non lo avevi mai visto piangere tuo padre.
Che bel pavimento! Già... stasera gli occhi non guardano che il pavimento! Non so se è solo mia immaginazione o se è stato proprio così... me lo confermerai a voce.
Le nostre amiche sono un po' pettegole, ma sai... anche loro sperano sempre che capiti agli altri I maschi forse sono più superficiali e immaturi perché capiscono che non si può essere sessuomani, ma stasera si sono già dimenticati e continuano a chiedere solo...