Oggi nemmeno con le donne
Vi siete accorti che, oggi, i sacerdoti non insistono più sul confessionale, neppure con le donne?
Ah, voi non immaginate come era severa la disciplina, su questo punto! Era stato chiesto, anni fa, prima del Concilio Vaticano II se fosse lecito confessare fuori confessionale almeno le bambine. Risposta: No. Sono bambine, e' vero; ma sono donne...
E bisognerebbe sapere con quanta attenzione, il vescovo, in visita pastorale, era tenuto a controllare se, dietro le grate dei confessionali ci fosse la stabilita tela violacea, insomma oscura
Ve lo confido, per mettere in ridicolo costumanze e norme ecclesiastiche di altri tempi? Sarebbe ben irriguardoso e riprovevole. Ve ne parlo unicamente per farvi vedere come e' immenso il divario, il mutamento, dalla prassi di un tempo a quella di oggi.
Il penitente deve, certo, esternare i suoi sentimenti di compunzione, per le offese fatte a Dio; e questo e' giusto. Ma nel sacramento della Penitenza, come conversione, come fonte di sussidi atti a farci realizzare questa conversione, deve predominare la psicologia del figlio, che attende dal Padre, immensamente buono, tutto il necessario, per non ricadere più nelle infedeltà di prima.
Pensate al figliol prodigo", che giunge fra le braccia del Padre, e comprendete che lui vorrebbe mettersi in ginocchio, deplorare quello che ha combinato. E comincia a farlo. Ma il Padre suo già se lo era stretto al cuore e, con il suo ampio mantello lo avvolgeva, mentre gridava di far festa " perchè era morto ed ora se lo vedeva risuscitato"....
Quindi tutto ciò che comporta questo Sacramento della bontà pietosa di Dio deve prendere forma di confidenziale, di sereno, di incontro di commozione ristoratrice: atteggiamento del sacerdote, quello del penitente, l'ambiente stesso, che non deve essere lugubre, ma familiare e di rilancio nel bene.
Per questo, oggi, si parla di " luogo adatto per il sacramento della Penitenza," più che di confessionale.