Ave Maria
I nostri occhi ti vedono.
La mente estatica ti contempla.
Il cuore ti sente vicina.
Ma chi saprà dare voce
a ciò che l'anima sente?
Come chiamarti? Che dirti?
Nessuno, in quel tempo,
ti ha chiamato per nome.
Fu così che dalla terra e dal cielo,
da vicino e da lontano
si alzarono forti le note struggenti
di un canto d'amore - a più voci-
per dire gioia, stupore, speranza
con i suoni, i colori, gli affetti.
E il tuo nome divenne "sinfonia".
Piena di grazia: amata da Dio,
ricolma del favore divino
che ti fa bella, splendente di luce.
Benedetta: avvolta
da nube misteriosa
che è forza, dolcezza, è letizia.
Beata: grido di stupore di donna
commossa
tra le folle e voce di Figlio
che conosce la tua fedeltà alla Parola.
Donna: volto di una primavera
dove l'amore e la gioia danno inizio
alla famiglia umana;
pegno consegnato a noi come madre
che nel dolore del cuore
genera i figli della speranza
per un mondo nuovo dove occhi puri
sanno vedere e dove cuori limpidi
hanno imparato finalmente
un nuovo modo di amare: come Lui.
Ave: rallegrati, dunque,
tu che sei Madre e che noi,
come figli,
chiamiamo Maria.
Quando
vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava
PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II:
CEDRO.
+ Lorenzo Chiarinelli Vescovo