Sappiamo quanto è stata dura e difficile la vita di Benedetta, specialmente nell'ultimo anno quando tutti i sensi in lei si sono spenti, come dice lei stessa: "Nella notte buia dei miei faticosi giorni" (22.4.1963). Sappiamo anche come la sua fede e la sua preghiera proprio in questa grande prova hanno raggiunto vette straordinarie. Mi sembra che una caratteristica della sua preghiera, del suo colloquio con il Signore, sia stata un nuovo e spirituale uso dei sensi: quello che le era impossibile fisicamente l'ha fatto nella fede e nello Spirito.
Un sacerdote di Milano, don Giorgio Begni, chiese anni or so¬no a Corrado Bianchi Porro, una riflessione complessiva sulla sorella Benedetta, con particolare riferimento ai temi della Croce e dell'amicizia. Questa è la risposta di Corrado.
Sulla mia salute e quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subito il primo intervento per un cistoma ovario, e tutto si è rimesso a posto.
Caro Don Lucio,
"Basta. Mollo tutto. Non ne posso proprio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questa maniera!". Sa quante volte questi pensieri mi sono venuti alla mente! Ma per fortuna interveniva sempre qualcosa, un gesto, una parola, uno sguardo affettuoso della sposa, e subito tornava il sole a risplendere anche in una giornata di pioggia. Il pessimismo svaniva.
DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
Questa curiosa domanda è venuta di moda da qualche decennio. Un credente di altri tempi si sarebbe scandalizzato, al semplice sentirsela in mente. Oggi si vuole essere razionali, o più chiaramente, ragionevoli, e mi sta bene. Ma quando si parla di Fede Cristiana, bisogna ricordare sempre che le verità rivelate non sono il prodotto della nostra mente, bensì della rivelazione di Dio, in persona di Gesù Cristo. Se si dimentica questo, tutto può apparire incredibile.
D. Sono andata a confessarmi e il prete, quando mi ha visto, conoscendomi da poco tempo, mi ha detto: Vada pure. Lei non ha bisogno di confessarsi. Eppure gli ho detto che erano tre mesi...
R. Può darsi che il reverendo, da quel poco che l'ha conosciuta, abbia pensato innocentemente che lei fosse venuta solo per avere una benedizione (dicevano proprio così, molto tempo fa le signore attempate ). Eppure, neanche lui (quel santo sacerdote) può, di regola tenersi lontano dalla confessione così a lungo... La prassi ecclesiastica non lo consiglia affatto. Comunque, se insistesse su questo sistema, gli sia grata della stima che ha per lei . Ma continui come ha fatto fin qui: passato un mese, cerchi per quanto dipende da lei, di confessarsi. Se non trova confessori e non ha coscienza di colpe gravi si accosti all'Eucaristia; ma alla prossima occasione, tenti di confessarsi.
D. A chi spetta l'impegno di portare i figli alla scoperta dei cosiddetti misteri della vita. Alla scuola o ai genitori?
R. Per "misteri della vita" sappiamo che si tratta di rapporti sessuali fra coniugi e della procreazione che ne consegue. Non possiamo trattarne qui; e non solo per mancanza di spazio, ma anche per la dimensione della domanda. Ebbene, se parliamo di un discorso scientifico di sessuologia e ginecologia, siamo d'accodo che i più idonei siano gli esperti in materia, oppure gli insegnanti delle scuole superiori. In tutti i cosi, i primi e i più qualificati ad introdurre i propri figli ad una visione serena di questi realtà misteriose, da cui dipende la vita dell'uomo, sono i genitori. Nessuno meglio di essi può tener conto dell'età, della maturità psicologica, della particolare sensibilità e impressionabilità dei propri figli, per svelare, grado per grado, come stanno queste cose che Dio ha creato in un contesto di nobiltà e candore, ma che l'uomo ha visto in una luce fosca e tradotto in termini volgari.
D. Come mai in ogni ambiente dove avvengono party, cene di gala o cose affini, gli uomini si presentano abbottonati, in doppio petto, camicia, cravatta, mentre le loro signore sono più nude che vestite? Sentono caldo solo esse?
R. Una domanda apparentemente ingenua... Ma porta a pensare come, poi, si possa parlare tanto di aggressioni sessuali in termini che non osiamo riportare qui sopra. II culto della persona non è disdicevole in una donna, come non lo nell'uomo. Se questi esagera, ci rimette solo di serietà; se esagera lei, cioè la donna, ne paga spesso le spese... senza nemmeno meritare compassione.
Don Lucio Luzzi
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Il Vangelo del Nostro Signore Gesú ci presenta la figura di amministratore infedele, um uomo che ha aprofittato del proprio mestiere per rubare al suo padrone. É stato un semplice amministratore ed ha agito come padrone. Dobbiamo comprendere che i beni materiali sono buoni per sè stessi perché provengano dalle mani di Dio, pertanto abbiamo il dovere di amarli. Frattanto non possiamo "adorarli" come se fossero un Dio e fare di essi uno scopo della nostra esistenza. Dobbiamo essere staccati da loro.
Caro Dio,sono due mesi che non ti scrivo.
In questo periodo mi è successo tutto e niente. Dico tutto perché sono stata soggetto (forse meglio dire oggetto) di un avvenimento amoroso molto variopinto. Niente, perché è scomparso tutto e non mi è rimasto niente se non un grande senso di vuoto che mi porto dentro.
I fortunati genitori di Maria Santissima furono San Gioacchino e Santa Anna. La
nascita della SS.Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il
Signore promise all'umanitá decaduta un'altra donna che avrebbe
schiacciato il capo al serpente. Giunta la pienezza dei tempi Maria
apparve come una stella mattutina nel mare tempestoso del mondo, pura,
santa e piena di grazia. Maria nacque santa perché fu concepita senza
macchia originale e piena di ogni grazia.
Una riflessione La madre di Gesú stava presso la croce. Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nelle profezie di Simeone quanto nella storia stessa della passione del Signore. Egli é posto, dice del bambino Gesú, quale segno di contradizione e una spada, poi, rivolgendosi a Maria, traspasserá la tua stessa anima (Lc 2, 34.35) Una spada ha trapassato veramente la tua anima, óh Santa Madre Nostra ! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del figlio se non passando per l'anima della madre.
BEATO IL GREMBO CHE TI HA PORTATO E IL SENO CHE TI HA ALLATTATO.
" Vangelo: Luca,11.27 "
Una riflessione
In quel tempo, mentre Gesú parlava, una donna della folla alzó la voce e Gli disse:" Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato" Gesú gli rispose: " Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano "
Com queste parole Gesú non respinge la lode appassionata che quella donna semplice dedicava a sua madre, bensí la accetta e va oltre, spiegando che Maria Santissima é benedetta, sopratutto, per il fatto di essere stata buona e fedele nel compiere la parola di Dio. A volte noi cristiani ci crediamo nella predestinazione cosí come credono altre religioni. No ! Noi cristiani crediamo che Dio ha in serbo per noi una meta di felicitá.
santa Maria, vergine della sera, Madre dell'ora in cui si fa ritorno a casa, e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno, e si vive la letizia indicibile di sedersi à cena con gli altri, facci il regalo della comunione. Te lo chiediamo per la nostra Chiesa, che non sembra estranea neanch' essa alle lusinghe della frammentazione e della chiusura `nei pe¬rimetri segnati dall'ombra del campanile. lo chiediamo per la nostra città, che spesso lo spirito di parte riduce così tanto a terra contesa, che a volte sembra diventata terra di nessuno.
Um dos problemas mais difíceis de desatar, a respeito das aparições do Ressuscitado, é aquele referente às manifestações prometidas por Ele, no mesmo momento da Ressureição, e reservadas à Galileia. Iniciamos no dizer que, tudo somado, tão somente Marcos e Mateus, a referir essa promessa bastante singular. Marcos escreve assim, apresentando o próprio momento da aparição: O anjo do Sepulcro disse para as mulheres: "Ide e digam aos seus discipulos e a Pedro, que os precede na Galileia: lá voces o verão, como ele vos disse" ( Mc 16.7).