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A PROPOSITO DI
MESSE DA MORTO

L'argomento delle Messe, non finirebbe mai di prestarci materia di approfondimento, di precisazioni e ridimensionamento per certe strane consuetudini che non ci si attenderebbe più su di un argomento tanto importante per l'esperienza cristiana. Sono diminuite le richieste di celebrazioni di  Messe, particolarmente di Messe da morto. Dovreste vedere lo stupore di certe donne, quando sentono affermare, particolarmente in occasione di conferenze di cultura religiosa, che non esistono Messe da morto, nel Messale Romano, bensì Messe per defunti.

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Ebbene, chiedono stupefatte: Non è la stessa cosa? - No, affatto! si deve rispondere; pronti a distinguere, a base (sentite!) di grammatica: morto vuol dire una persona finita sotto terra e annullata. Ma questo può dirlo solo un pagano. Invece defunto, da defunctus, participio passato del verbo latino defungere, significa unicamente che uno ha finito di svolgere una funzione.
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 Un pensionato, è un de- functus, nel senso che ha terminato la sua funzione, o professione, di muratore, o di falegname, o di segretario comunale, ecc. Quella funzione non la svolge più. Ecco perché nel Messale non ci sono Messe da morto, ma Messe per defunti. La Chiesa crede che i nostri cari trapassati, vivono nella luce di Dio, meglio di quando vivevano insieme a noi. Per questo i primi cristiani, dietro un certo modo di esprimersi di Gesù, usavano dire o scrivere: Tullia si è addormentata nel Signore: obdormivit in Domino
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Comunque, in altre occasioni, si è chiarito che la S. Messa ha tre effetti specifici:  meritorio, impetratorio e suffragatorio.
 Il primo è per chi ha compiuto l'opera buona di dare un'offerta al celebrante, per le necessità della Chiesa;  il secondo è per i viventi ricordati o anche non ricordati nella celebrazione; il terzo è per il defunto.

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Al defunto, pertanto, va solo l'effetto suffragatorio, cioè di purificazione che gli permetta d'immergersi per sempre nella Luce di gloria, dove vedrà Dio così come egli è e non più nel buio della fede.
 E questo beneficio si ottiene col semplice chiedere al celebrante che ricordi quell'anima buona durante la S. Messa. Nell'articolo precedente abbiamo spiegato la misteriosa portata di questa precisazione.
Non è giusto lasciare nell'ignoranza di cose così stupende e consolanti, tanti fedeli animati da fede sincera, ma privi purtroppo di sufficiente istruzione religiosa.
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AS VIAS DO ESPIRITO

FESTA DA EXALTAÇÃO DA CRUZ

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FESTA DA EXALTAÇÃO DA CRUZ
DIA 14 SETEMBRO 2014
UMA REFLEXÃO


A liturgia  desse domingo da FESTA DA EXALTAÇÃO DA CRUZ nos convida a contemplar a Cruz de Jesus. Ela é a expressão suprema do amor de um Deus que veio ao nosso encontro e que aceitou em partilhar nossa humanidade, que quis fazer-se servo dos homens, que se deixou matar para que o egoismo e o pecado fossem vencidos.

Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Pilate and the Sanhedrim The last round

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Pilate and the Sanhedrim
The last round


Shocked by an unjust sentence extorted to him;
Shaken by a death he esteemed too sudden,
Bothered by Joseph’s of Arimathea request for the body,
Troubled by the Sanhedrim’s request to remove quickly the bodies from the crosses,
Pilate asked himself what else now?



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

“Este es mi hijo muy amado”

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“Este es mi hijo muy amado”…

en la fiesta del Bautismo del Señor

 

“El momento decisivo con nuestra vida espiritual

 

es aquel en que comprendemos que de verdad somos amados por Dios”

 

“Todo lo que Jesús hizo, dijo y sufrió fue para mostrarnos

 

que el amor que más ansiamos nos lo da Dios”


WEGE DES GEISTES

“Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto”

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XII domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


“Il Figlio dell’uomo
deve soffrire molto”


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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Le giornate del Messia sono intensissime. Continue sono le esigenze della folla che lo segue. Ma Lui non si limita ad accontentarli e in ogni occasione indica la via della salvezza e, senza mezzi termini, invita ognuno a portare la propria croce. E’ dopo la sofferenza che arriverà la gioia, la felicità. L’operato di Gesù è variamente interpretato dalla gente. Il Messia risale con gli apostoli lungo il Giordano, per una quarantina di chilometri, verso nord, fino ai pressi di Cesarea di Filippo, situata alla falde meridionali dell’ Hermon, dove sgorgava la sorgente orientale del fiume. Tale città fu ricostruita dal figlio di Erode il grande, Filippo, tetrarca della Iturea e della Traconitide, che la chiamò Cesarea in onore di Cesare Augusto e di Filippo in proprio onore e per distinguerla dalla omonima città marittima mediterranea. Corrisponde alla odierna Baijas, nome derivato dall’ antico Paneas, a sua volta derivato dal dio agreste Pan, che era venerato in una grotta della suddetta sorgente del Giordano: Gesù domandò ai suoi discepoli: “...la gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?“.

Preghiere

San Bonaventura: Mi avvicino alla tua Croce o Signore

S. Bonaventura
Mi avvicino alla tua Croce,
o Signore

Mi avvicino alla Tua croce, o Signore;
al Tuo umile cuore mi appresso, o Gesù,
sostando alla porta del Tuo petto forato.
Così crocifisso, Tu mi aspetti per potermi abbracciare:
il Tuo capo fiorente, trafitto di spine,
Tu inchini su me per invitarmi a un bacio di perdono.