"Rabbunì, abbi pietà di me"
La liturgia domenicale ci propone spesso i miracoli compiuti da Gesù.
La parola miracolo esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto sfugge alle normali leggi della natura.
E viene confermato anche nel nostro lessico popolare: quante volte, forse anche tu, in varie circostanze, avrai usato lespressione non posso mica fare miracoli non posso fare limpossibile.
Se ti metti a raffronto con il Cristo, vedi subito la profonda differenza: noi con i nostri limiti, spesso molto accentuati, Lui con la sua potenza straordinaria, perché è Dio!
Questa volta è un cieco, Bartimeo, seduto lungo la strada a mendicare.
Gli dicono che passa Gesù e lui al sentire che cera Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: Figlio di David, Gesù, abbi pietà di me!. Non aveva altro modo per attirare (con tipica insistenza orientale) lattenzione di Gesù, dato che il Signore passava contornato da grande folla rumorosa, mentre egli sedeva al bordo della strada.
Allora Gesù gli disse: Che vuoi che io ti faccia? E il cieco a Lui : Rabbunì, che io riabbia la vista! E Gesù gli rispose: va, la tua fede ti ha salvato. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
In tutti i miracoli descritti nel Vangelo, appare evidente come Gesù è sempre pronto ad esaudire la richiesta fatta con fede.
E questo, per noi, è un grande insegnamento.
Spesso la nostra languida fede viene soprafatta dal raziocinio. Nel chiedere lintervento di Gesù per la nostra preoccupante situazione, dubitiamo molto del possibile risultato, perché anteponiamo la logica, il nostro raziocinio.
La nostra sfiducia è conseguenza di quelle analisi, di quella diagnosi, di quelle previsioni .
Se ti trovi in situazioni pesanti e difficili della vita familiare, quante volte dal tuo cuore è emersa la sensazione, quasi certezza, che tanto oramai, a come si sono messe le cose, non cè più nulla da fare
Sforzati di chiedere aiuto a Gesù, senza nessun condizionamento, con estrema fiducia!
Non stare ad elencare tutti gli aspetti negativi; Lui ti conosce benissimo.
La tua supplica sia pensaci tu, risolvi tu, o Signore, questa situazione!
Ti posso suggerire un consiglio?
Chiedi non telegraficamente, ma ripetutamente, con insistenza.
Un giorno Gesù disse anche se non meritate il mio intervento lo otterrete, per lo meno, da quanto siete noiosi..!
Grazie Signore della tua sconfinata bontà!
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Don Lucio Luzzi