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II domenica di
Pasqua

Anno A

“Beati quelli che non hanno
visto e hanno creduto”

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Dopo la Risurrezione Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi Apostoli in Gerusalemme, assente Tommaso - poi lui presente al lago di Tiberiade - al  Monte della Galilea e a mensa per l’ultima volta all’Ascensione. Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto. Abbiamo celebrato, con la liturgia, i trionfi della Risurrezione ed ora continuiamo per 40 giorni. Fino all’Ascensione, Gesù deve convincere  i suoi che Lui con il suo corpo glorioso, non è un fantasma, ma è veramente in carne ed ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre visto, standogli accanto. In verità, gli apostoli, della Sua risurrezione tante volte preannunciata, non avevano capito niente. I discorsi che il Maestro faceva loro, di passione, morte, risurrezione, erano inconcepibili.

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Hanno dovuto costatare di persona, i tragici fatti del tradimento di uno di loro e della fine cruente del loro Signore. Tanta è la delusione e lo scoraggiamento, che non riescono nemmeno ad ipotizzare che la promessa del Cristo di vincere la morte, si possa essere realizzata.

Tommaso è l’uomo che dubita!

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E mentre i più anziani non esprimono giudizi, il più giovane, Tommaso, confermerà la sua incredulità. Più facile e più radicata a quell’ età, con drastiche decisioni: “Io se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò…”.

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E Gesù lo prende in parola: “… Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente...”.

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L’hai notato l’atteggiamento del Cristo?

Non c’è una parola di rimprovero per il comportamento vile dei suoi amici, dall’arresto nell’ orto degli ulivi in poi.

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A Lui interessa confermarli nella fede, manifestando il Suo amore e le Sue premure di sempre per i suoi amici, ai quali dovrà dare, quando li lascerà definitivamente per tornare al Padre, l’arduo compito

“… Andate in tutto il mondo, predicate e
convertite, testimoniando con la vostra fede”


Quando Tommaso si getta a terra e fa, finalmente, la sua professione di fede:
"Mio Signore e mio Dio!”, Gesù si rivolge immediatamente
a me, a te, a tutti noi:
”… Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”


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Qui sta il segreto della nostra fede!

Quante volte, anche noi, vorremmo avere prove concrete, tangibili, su tanti aspetti della nostra religione che ci sembrano assurdi, inconcepibili, perché al di fuori completamente dell’uso dei nostri sensi.

E scatta la nostra incredulità, che ci può portare, senza che ce ne accorgiamo, a negare, in pratica, anche i principali motivi di  gioia, che ci propone la nostra fede.

Quante volte avrai inteso dire, e tu stesso ti sei posto l’interrogativo; si leggo il Vangelo e rimango attratto da questi eventi... però, questa vita eterna, paradiso, di cui tanto si parla, esisterà davvero?…

Nemmeno le mie persone care, dopo la loro vita terrena, sono venute mai a dirmi niente, a darmi certezze...

Lo sai perché, a volte, ti assillano questi pensieri?

Perché con le esperienze amare della nostra vita quotidiana sembra impossibile che possa esistere un luogo, un tempo di completa felicità eterna, senza fine!

Perché la Chiesa continua a farci cantare "Alleluja"?

Proprio perché Cristo con la sua morte e risurrezione ha garantito ad ognuno di noi un posto in questa felicità senza fine.

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Allontana dalla tua mente l’incredulità!

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Fidati di Cristo, via verità e vita, ed anche io e te, gettiamoci insieme in ginocchio e ripetiamo dal profondo del cuore anche noi:

”CREDO SIGNORE, AUMENTA  LA MIA FEDE"

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Don Lucio Luzzi
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Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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Vie dello Spirito
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"Credo in Te"

Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação...... 3.55 DA CORRUPÇÃO DA NATUREZA E DA EFICÁCIA DA DIVINA GRAÇA

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Imitação...... 3.55
 
DA CORRUPÇÃO DA NATUREZA  E DA EFICÁCIA DA DIVINA GRAÇA

 
 
Senhor meu Deus, que me criastes à vossa imagem e semelhança, concedei-me a vossa graça, que mostrastes ser tão grande e necessária à salvação, para que eu vença a minha natureza corrompida, que me arrasta ao pecado e à perdição.
Porque sinto na própria carne a lei do pecado contraria à lei do espirito, que me leva cativo a obedecer, em muits coisas à sensualidad: nem poderei resistir às suas paixões, a não ser que me assista a vossa santissima graça, infundida, ardentemente, em meu coração.
Faz-se mister a vossa graça e grande graça, para que eu possa vencer a natureza, sempre inclinada ao mal desde a infancia.l


THE WAYS OF THE SPIRIT

Jesus Christ's features

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From a letter of
Publius Lentulus
to Tiberius (31 d.C.)


Letter  from  Publius Lentulus, governor of Judah, to  the Emperor about  Jesus Christ’s features.  Lentulus was a contemporary with Christ. This document is of great historical value and it is very truthful.

 

WEGE DES GEISTES

SOLENNITÁ DEL CORPUS DOMINI

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SOLENNITÁ DEL CORPUS DOMINI
22 GIUGNO 2014
UNA RIFLESSIONE


In questa data la chiesa del Nostro Signore Gesú ci convita a una profonda riflessione, ossia, celebrare, proclamare, professare ed esprimere la nostra fede nella presenza reale e indiscutibile di Cristo morto e risorto nelle specie eucaristiche. Questa é la nostra fede: crediamo con tutto il cuore e con la nostra mente  che, nelle specie eucaristiche offerte come sacrificio di Cristo, sacrificio unico, perfetto, eterno, il Signore Gesú stá realmente  presente nel suo Corpo e nel suo Sangue,Anima  e Divinitá, tanto perfetto e reale come stá nel cielo. Nelle spécie consacrate giá non ci é piú pane e neppure vino: ci é il Corpo e Sangue  del Signore morto e risorto.
 

Preghiere

Preghiera "La carità"

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La carità

Un giorno venne un povero alla porta,
tendeva la sua mano per il pane,
la via che percorrevo era contorta:
lo ricacciai deciso, come un cane!
 
Poi un giorno che tirava forte il vento,
lui ritornò sicuro col sorriso,
ed io che in cuor mi dissi:
”Non mi pento!”,
il mio mantello strinsi più deciso.