
XXXIII domenica del
Tempo Ordinario
Anno C
Viviamo il presente
nel timore del Signore

Una raffigurazione del
Profeta Malachia
Il Vangelo parla della fine ma non della fine del mondo ma bensi della cittá di Gerusalemme che gli ebrei univano alla fine del mondo. Con la distruzione di Gerusalemme termina la antica unione e succede la venuta di Gesú che viene a inaugurare la chiesa, il novo popolo di Dio.

Gesù parla della distruzione di Gerusalemme dovuto all'osservanza dei discepoli della sua grandiositá e dei suoi adorni e dice a loro:
non resterá pietra sopra pietra che non sia diroccata" (Lc 21.6)

Luca ci da una parola molto preziosa che marca bene la distinzione fra la distruzione di Gerusalemme e la fine del mondo: "...e Gerusalemme sará calpestata dai Gentili, finché i tempi dei gentili non siano compiuti" (vers. 2.4.)

San Luca Evangelista
dobbiamo ammettere due preposizioni!
La prima è che nessuno si lasci stupire da falsi profeti che annunciano l'arrivo di Cristo. La seconda, per la quale dobbiamo avere tanta attenzione è alla esortazione e alla speranza.
Abbiamo bisogno di una speranza viva dentro di noi e nel mondo in cui viviamo. Quanti segnali di morte, di minacce, di ignoranza!
Felice colui che non perde la speranza e che puó trasmettere speranza agli altri! Quanti giovani, per esempio, nelle nazioni considerate di primo mondo che sembrano ribelli a tutto con diabolica creativitá per manifestazioni le piú stravaganti!
Frattanto comincino a comprendere il valore dei genitori, della casa, del matrimonio, della scuola, della patria e della religione!

É un nostro dovere non dare loro disillusioni, poi rappresentare la speranza, questa speranza che non puó morire nel loro cuore per nostra causa...


Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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