"Amate i vostri nemici"
Un giorno Gesù disse ai suoi discepoli: Il vostro parlare sia si, si, no, no E questo è stato il suo comportamento in tutta la sua vita pubblica. Non ha preso mai in considerazione, convenienze, accomodamenti, compromessi
Non perché era un duro; ..io sono la verità disse, e questa è incompatibile con tentennamenti, o mezze misure.
Sapeva benissimo che doveva scardinare tanti precetti della legge mosaica; ed uno era proprio la legge del taglione; occhio per occhio, dente per dente
. Giustificabilissima per i popoli primitivi, dove il concetto del perdono era sinonimo di vigliaccheria. Il principio base era non farsi sopraffare mai dagli altri: mostra sempre la tua personalità forte, prevalendo sugli altri.
Questa era una mentalità radicata negli ebrei; ed anche gli apostoli erano ebrei, molto osservanti.
Gesù non usa con loro i mezzi termini, che per noi sono il massimo da accettare:
vedete un po
almeno cercate anche in parte
.in qualche caso.. forse
Sentite come parla ai suoi: A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche laltra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?
.Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dellAltissimo..
Poveri apostoli; sono rimasti muti, non hanno avuto il coraggio nemmeno di esporre il loro disagio a questo categorico comando!
Ma Gesù non è un despota, che ordina soltanto. Starà vicino a loro, li aiuterà, ma quello per Lui determinante, è che cambino radicalmente mentalità.
E la stessa cosa dice e fa con ciascuno di noi. Non vuole promesse, timidi propositi, che portano la nostra condizione ad essere peggiore di prima. Ci sembra una imposizione durissima, perché anche per noi il perdono spesso lo consideriamo sinonimo di debolezza, di sconfitta..
Rifletti un momento alla nostra situazione familiare, così frequente: dissidi tra fratelli e sorelle, accuse ai genitori che non sono equanimi nelle divisioni, la insofferenza verso la suocera, la nuora, il genero
con le conseguenze drastiche che codifichiamo con le nostre espressioni: basta
non voglio saperne più niente
non la voglio vedere più davanti
quella è la cattiveria in persona
è perfida
e conclusioni, purtroppo, di auguri malefici !! E questa sarebbe la nostra vita cristiana
Come sono dolci e suadenti le parole di Gesù: ..vi do un comandamento nuovo
che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi.
Signore mio, anche per me questo discorso è molto duro; ma so benissimo che se mi comandi di seguire questa strada, è per il mio bene, per far tornare dentro di me quella pace e quella serenità a te tanto cara.
Aiutami ad abolire il condizionale vorrei, dammi la forza di poter dire voglio.
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Don Lucio Luzzi