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XXV domenica del
Tempo Ordinario


Anno B


“Se uno vuol essere il primo,
sia l’ultimo di tutti”


PENSIERO DELLA DOMENICA
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Partiti dalla zona del Tabor, Gesù e gli apostoli si avviarono verso Cafarnao, ma invece di andarvi direttamente e per la strada principale, si attardarono nella campagna e nei sentieri meno battuti. Per restare nascosti. Avvicinandosi il grande momento della sua vita terrena, Gesù intensifica l' istruzione dei discepoli, basando i suoi ammaestramenti, in particolare, sulla sua morte redentrice. “… e diceva loro: il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà. Essi però non compresero queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni”. Persiste la mancanza di comprensione degli apostoli su tale difficile argomento; le parole di Gesù ripugnano troppo alle aspettative giudaiche di gloria terrena del Messia, cui gli apostoli erano ancora legati e alle tendenze egoistiche della natura umana.

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Quando arrivarono a Cafarnao andarono a risposarsi nella abituale dimora di Gesù, probabilmente quella di Pietro.

“...e quando furono in casa, chiese loro: di che cosa stavate discutendo lungo la strada? Ed essi tacevano. Per via infatti avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande”.

Allora gli apostoli sedettero a terra ai piedi di Gesù.

E Gesù disse loro:
”Se uno vuole essere il primo sia l’ultimo
di tutti e il servo di tutti.
E preso un bambino lo pose in mezzo e
abbracciandolo disse loro:
Chi accoglie uno di questi bambini
nel mio nome, accoglie me:
chi accoglie me non accoglie me,
ma colui che mi ha mandato”.


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Stupenda lezione del Messia per i suoi amici! E con questo amore e pazienza il Maestro catechizza gli apostoli. E’ la stessa pazienza che usa quotidianamente con ciascuno di noi.

Quanto siamo simili agli apostoli! Al primo posto mettiamo sempre i nostri interessi materiali e la illusoria ricerca di benessere e felicità. Non vogliamo sentire parlare di sofferenza e continuiamo, nel nostro rapporto con Cristo, a chiedergli di stare materialmente bene.

E poi la lezione stupenda sulla grandezza dell’umiltà! Purtroppo noi dobbiamo fare i conti con il nostro orgoglio, con il farci riconosce con ogni mezzo, i nostri meriti, a volte anche presunti.

E paragoniamo l’umiltà  come sinonimo di debolezza, viltà, mentre viene chiamata ed è essenzialmente la virtù dei forti.

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Signore mio, dammi la forza di accettare serenamente le croci che la vita mi riserva! Che io sappia frenare il mio desiderio intimo di eccellere, di essere tra i primi, di avere qualche riconoscimento; dammi la convinzione che se vado dietro a queste aspirazioni terrene, avrò soltanto delusioni senza nessuna caparra per la vita eterna.


Don Lucio Luzzi
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Vie dello Spirito
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"Lasciate che i bambini vengano a me"
(Mc, 10,14)
Videopensiero a cura di Don Lucio Luzzi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AS VIAS DO ESPIRITO

SÉTIMO DOMINGO DO TEMPO COMUM

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SÉTIMO DOMINGO
 DO TEMPO COMUM

23 Fevereiro 2014
 Uma reflexão sobre o Evangelho


A liturgia do sétimo domingo do tempo comum nos convida à santidade e à perfeição.
Sugere que o caminho cristão é um caminho nunca acabado e que exige de cada homem e mulher um compromisso sério e radical, feito de gestos completos de amor e de partilha com a dinámica do Reino. Somos, assim, convidados a percorrer o nosso caminho de olhos postos nesse Deus que nos espera no final da viagem.

THE WAYS OF THE SPIRIT

Pilate and the Sanhedrim The last round

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Pilate and the Sanhedrim
The last round


Shocked by an unjust sentence extorted to him;
Shaken by a death he esteemed too sudden,
Bothered by Joseph’s of Arimathea request for the body,
Troubled by the Sanhedrim’s request to remove quickly the bodies from the crosses,
Pilate asked himself what else now?



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Evangelio del Domingo 2 de Octubre 2016 - Lucas 17,5-10

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Evangelio del Domingo 2 de Octubre 2016 - Lucas 17,5-10


“Si tu hermano peca, repréndelo, y si se arrepiente, perdónalo. Y si peca siete veces al día contra ti, y otras tantas vuelve a ti, diciendo: ‘Me arrepiento’, perdónalo”. Los Apóstoles dijeron al Señor: “Auméntanos la fe. El respondió: “Si ustedes tuvieran fe del tamaño de un grano de mostaza, y dijeran a esa morera que está ahí: ‘Arráncate de raíz y plántate en el mar’, ella les obedecería. Supongamos que uno de ustedes tiene un servidor para arar o cuidar el ganado. Cuando este regresa del campo, ¿acaso le dirá: ‘Ven pronto y siéntate a la mesa’?¿No le dirá más bien: ‘Prepárame la cena y recógete la túnica para servirme hasta que yo haya comido y bebido, y tú comerás y beberás después’?¿

WEGE DES GEISTES

“Rallegratevi sempre nel Signore”

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“Rallegratevi sempre nel Signore”

Questa domenica più delle altre ci richiama alla gioia della attesa, la gioia della  nascita del Salvatore che si avvicina ai più poveri, ai più assetati di speranza, di felicità, di tenerezza.
Partiamo dalle piccole gioie della vita quotidiana, per dare e ricevere gioia.
    Il lento scandire del calendario liturgico è simile alla meridiana nelle torre campanaria di una cittadina toscana con la scritta in mosaico,” sicut concitati equi fugit irreparabile tempus “, il tempo corre veloce come i cavalli da corsa.
Ci sembrava anacronistico già pensare al Natale ed invece l’Avvento, periodo antecedente alla grande festa per noi cristiani, si sta esaurendo.

Siamo alla terza Domenica di Avvento, ormai a pochi giorni dal traguardo liturgico della nascita di Cristo.



Preghiere

Signore!


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Signore!

I dubbi sulla mia misericordia e sulla Tua provvidenza verso tutti gli uomini, mi assillano, non mi concedono né tregua né pace;la mia voglia di “profitto” è incalzante; il mio “io” è sempre aggressivo, prevaricante, invasivo, totalitario...