"Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato" (Mc 2,27)
Il passo presenta alcune difficoltà dinterpretazione, che cercheremo di chiarire, senza presumere di esaurirne la portata.
Gli apostoli presi dalle fame, mangiano spighe divelte su di un campo e i farisei deplorano il fatto, non perché stiano.. rubando, ma perché stanno lavorando in un giorno di sabato. Il particolare ha dellincredibile; ma nella religiosità ebraica del tempo quasi tutto aveva dellincredibile.

Orbene, Gesù per difendere i suoi, cita due esempi biblici: David che fa mangiare ai soldati pane proibito ai laici i sacerdoti che infrangono il riposo sabbatico con il servizio del tempio. Il suo pensiero sembra questo.
Voi ve la prendete con questi poveri morti di fame, appellandovi alla legge del sabato. Ebbene una vera e grave necessità è superiore alla legge sabbatica. Lo vedete anche nel tempio: in quel giorno vi sono i sacrifici che comportano lavoro per i vostri sacerdoti.
Dunque nessuna legge, nemmeno quella biblica è così chiusa in se stessa da non ammettere eccezioni. Senza le debite eccezioni, una legge diventa un nodo scorsoio.
E poi - concluse il Salvatore - ricordatevi che io sono più del tempio che del sabato.
Ora tutto questo discorso riportato da Matteo è, sì, convincente, ma solo in Marco diventa categorico, quando scrive che Gesù dichiarò: "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il Sabato" (Mc.2,27).
Difatti la stessa Legge di Dio è solo un mezzo, il fondamentale, con cui si vuole il bene dell uomo, la salvezza dell'uomo è il fine, l'osservanza della Legge il mezzo ! Ce n'era in abbondanza
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