
Perchè lo vedevano,
lo udivano ma non
lo riconoscevano più?

Ricordate Dante che parla dei sensi abilitati a raccogliere tutto ciò che, poi, viene fatto d'intelletto degno?
Serviamoci di una esemplificazione elementare.
Di fronte ad un'arancia, la vista osserva la forma di globo e il colore appunto arancione, (l'udito non c'entra), il tatto la tocca, l'olfatto ne fiuta l'odore tipico, il gusto l'assaggia.
Ma è solo la mente che, assommando questi dati e confrontandoli con le idee che ha già acquisto in precedenza, su quel frutto, conclude: è un' arancia.
Dunque non è l'occhio a giudicare se si tratta di arancia o di altro. Né l'udito, né il tatto; ma solo l'intelletto che analizza, sintetizza e ne tira le somme, giudicando di che si tratta.
La vista ne coglieva la forma di un uomo, l'udito ne udiva le parole, i passi, il tatto palpava le mani. In una parola, ciascun discepolo che prendeva contatto con Lui risorto, lo vedeva, sentiva, toccava, mangiava, camminava con lui, né più né meno di come quando accadeva negli anni della convivenza pre pasquale.
Quando, però, si arrivava al punto in cui i sensi inviavano queste percezioni alla mente, il sistema delle coordinate non funzionava più.
Alla mente non arrivava nulla che la portasse ad accertare l'identità vera del personaggio con cui si era giunti a contatto.
Doveva prendere l'iniziativa il Risorto stesso, attraverso un espediente qualsiasi - il timbro della voce, un certo modo di spezzare il pane o di prendere un pezzo di pesce e portarlo alla bocca - per aprire la mente dell'interlocutore e fargli capire, in un baleno (un baleno accecante, ma estremamente convincente), che si trattava proprio di lui, del divino Maestro, visto morire in croce, tre giorni prima!

E proprio dalle dimensioni che riscontreremo nel Corpo risorto del Cristo che dovremo partire per farci un'idea, sia pure assai limitata, di quelle che assumerò il nostro, al momento della sua risurrezione.
- Passionista -
AS VIAS DO ESPIRITO
A fisionomia de Jesus

Extraído da uma carta de
Publio Lentulo à Tibério (31 d.c.)
THE WAYS OF THE SPIRIT
Hail Mary

Hail Mary
Hail Mary full of grace
The Lord is with thee;
Blessed art thou among women
And blessed is the fruit
Of thy womb Jesus
LOS CAMINOS DEL ESPIRITU
XXII DOMINGO DURANTE EL AÑO 1º DE SEPTIEMBRE

XXII DOMINGO DURANTE EL AÑO 1º DE SEPTIEMBRE
El egoísmo es mentira, el orgullo ocasiona sufrimiento a nosotros y a los demás, la pretensión de tener la razón nos hace perder los perfumes más hermosos de la vida.
La humildad es otra cosa; es aceptación de lo que somos, capacidad para apreciar a los demás, libertad frente a los halagos y las críticas, silencio frente a tanta mentira, distanciamiento de la corrupción. La humildad es andar en verdad; en ese terreno florece la oración, la amistad, el diálogo, la tolerancia, el encuentro y el compromiso.Humildes no son los que reprimen y esconden los dones, ni los que se inventan virtudes; humildes son los que con mirada lúcida se atreven a reconocer la grandeza de los que están abajo. Jesús, solo tú sabes mirar mi corazón.