Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
Caro Don Lucio,
"Basta. Mollo tutto. Non ne posso proprio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questa maniera!". Sa quante volte questi pensieri mi sono venuti alla mente! Ma per fortuna interveniva sempre qualcosa, un gesto, una parola, uno sguardo affettuoso della sposa, e subito tornava il sole a risplendere anche in una giornata di pioggia. Il pessimismo svaniva.
Attaccatissimo alla sua terra, Oies, Val Badia, in Alto Adige, lascia tutto e tutti e parte per Shantung, una provincia cinese con 12 milioni di abitanti, e solo 158 cristiani.
Non sa parlare cinese, ma Lui dice: la lingua che tutti comprendono è lamore.
Incontra persecuzioni, torture, prigionia, ma è tanto lamore per questo suo popolo pagano, che nella lettera inviata ad un amico il 9 Febbraio 1892 dice:
"In quanto a me amo sempre i miei cari cinesi e non ho altro desiderio, se non di vivere e morire con loro Io sono ormai più cinese che tirolese e voglio restare cinese ancora in paradiso .
La Chiesa oggi, ha cambiato il colore liturgico; è terminato ormai il colore verde che ci ha accompagnato per tutta la lunga serie delle domeniche estive.In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco, perché è la grandeFesta di Cristo Re. Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati perché il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro. Per noi il concetto di Re è sinonimo di superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi. Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono re, fa una certa impressione e ne fece tanta a suo tempo, che fu motivo di scandalo, tanto è vero che lo denunciarono, lo portarono in tribunale, perché aveva osato dire che Lui era il vero Re, invece di Cesare.
Il mio Crocifisso lo porto dappertutto, lo preferisco a tutto.
Quando io sono debole Egli è la mia forza, quando cado Egli mi alza, quando piango, Egli mi consola, quando soffro mi guarisce, quando tremo mi rassicura, quando Lo chiamo Egli mi risponde.
Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
In quel tempo il tetrarca Erode sentí parlare di certi avvenimenti di Gesú e non sapeva cosa pensare , perché alcuni dicevano che Giovanni era risorto dai morti e altri dicevano che era apparso Elia e altri ancora dicevano che era risorto uno degli antichi profeti. Erode diceva: Giovanni lo ho fatto decapitare, chi é dunque costui, del quale sento dire tante cose ? E cercava di vederlo. Il desiderio di Erode di vedere Gesú esce dalla curiositá. Si parlava molto di Gesú dei miracoli che realizzava lungo il suo cammino.
Molte persone parlavano di Lui. L'atteggiamento di
Gesú ricordava al popolo diverse figure di profeti. Ma essendo solo una
semplice curiositá questo desiderio non ha importanza . Tanto é vero
che quando Erode Lo vede non gli causa una grande impressione:" (Lc
23-8.11) Il suo desiderio svanisce vedendoLo faccia a faccia perché
Gesú si rifiuta a rispondere alle sue domande. Questo silenzio di Gesú
rivela Erode quale uomo corrotto e depravato. Tutti noi, come Erode,
certamente abbiamo sentito, qualche volta, il desiderio di vedere Gesú,
ma non abbiamo piú il Gesú in carne e ossa, come ai tempi di Erode,
tuttavia abbiamo altre presenze di Gesú, come essendo: in primo luogo la
tradizione della sua e nostra chiesa ha fatto del giovedi di ogni
settimana un giorno speciale di vedere Gesú nella Eucaristia.
Sono
molti i luoghi dove stá esposto Gesú Eucaristico. L'adorazione
eucaristica é una forma essenziale per trovarci con il Signore. Nel
Tabernacolo é presente il vero tesoro che sta sempre ad aspettarci, non
si trova lí per sè ma per noi tutti. Nel secondo caso, possiamo
riferirci a un canto popolare che dice:" É con noi e non lo conosciamo.
Gesú é presente in tanti fratelli nostri che sono stati marginati, che
soffrono e non hanno nessuno voglia di vederli " Nella sua Enciclica
"Dio é Amore" il Santo Padre Emerito Benedetto XVI dice: " L'amore verso
il prossimo, fondato su un amore verso Dio, é anzitutto un dovere per
ogni fedele, ma lo é pure per la comunitá ecclesiale"
Cosí, dunque,
Gesú ci sta aspettando a braccia aperte e ci riceve in qualsiasi
condizione che viviamo o siamo perché il suo amore verso di noi tutti é
infinito e conosce la nostra condizione umana. É cosa bellissima
avvicinarsi a Lui per sentire l'allegria della sua presenza........
In quel tempo Gesú esultó di gioia nello Spirito Santo e disse: " Ti rendo lode, ó Padre, Signore del cielo e della terra perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli........"
L'evangelista Luca ci parla del fatto che da luogo alla riconoscenza di Gesú verso suo Padre per i benefici che ha conferito alla umanitá. Ringrazia per la rivelazione elargita agli umili di cuore, ai piccoli del Regno. Gesú esprime la sua allegria vedendo che questi accettano, capiscono e praticano quello che Dio fa conoscere per mezzo di Lui.
Questa è la storia di due alberi, compagni, per destino, in un piccolo bosco ai margini di un villaggio.
I due alberi vicini erano una giovane quercia e un vecchio pioppo tremulo; i due alberi si facevano ombra lun laltro, le loro radici e i loro rami si sfioravano, quasi ad intrecciarsi, ma laffetto del vecchio pioppo non si specchiava in quello della giovane quercia.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Se tu stai con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana stai con Cristo, Nostro Signore. Tu sarai protetto e benedetto e non ci é niente da temere neppure perdere la speranza, anche se il mondo casca sulla tua testa. Questa Chiesa é il Corpo Mistico di Cristo, é segnale di salvezza, di speranza e di fiducia che dobbiamo avere in Dio. " Attenti di non essere ingannati, perché molti verranno in mio nome dicendo: " Sono io !" e ancora: " ....il tempo é prossimo, non seguite questa gente." ( Luca 21.8 )
La Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intanta a meditare le Sacre Scritture, raf?gurate solitamente da un libro che Maria tiene in mano, 0 in grembo, o sopra un leggìo. È questa anche l'immagine della Chiesa offerta dal Concilio stesso, nella Costituzione Dei Vørbum «In religioso ascolto della Parola di Dio... (n. 1). Preghiamo perché, come Maria, la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia. così che «« il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (ibid.). Angelus, 6.11.05
Ciò che ha
impressionato più vivamente il pensiero cristiano di questi ultimi tempi sulla testimonianza di santità di Maria è stata l°immersione totale in un mistero che la circondava da ogni parte, senza che lei sentisse il bisogno del sussidio di rivelazioni 0 visioni, dello stampo dei patriarchi e dei profeti della sua gente. Lo abbiamo notato a suo luogo.
Credette alla parola dell'angelo, e si fidò; tenne presente la predizione del vegliardo del tempio e accettò senza riserve una missione chiaramente superiore ad una semplice donna del popolo. Non chiese spiegazioni di sorta.
Santo e Glorioso il corpo della Vergine Maria. I grandi padri e dottori della Santa Chiesa Apostolica giá parlavano della Assunzione della Madre di Dio come di una dottrina giá viva nella coscienza dei fedeli e da essi giá professata: ne spiegavano ampiamente il significato e approfondivano il contenuto mostrando grandi ragioni teologiche. La beata Vergine Maria é stata preservata dalla corruzione ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione, perché la madre ricopiasse il modello del suo figlio amato Gesú.
Il discorso della montagna (Beatitudini) fa parte del discorso inaugurale del ministero pubblico di Gesú che incontriamo nei capitoli 5 e 7 di San Matteo. Dopo aver pregato nelle sinagoghe della Galilea, accompagnato da una grande moltitudine, Gesú va su un monte per pregare e sceglie dodici apostoli. In questo posto si mette a sedere e tutta la moltitudine si avvicina a Lui; allora comincia a insegnare con tutti i presenti veramente attenti ad ascoltare e dice a loro: " beati i poveri in spirito perché di loro sará il Regno dei Celi........." Gesú poi dice: " ... non pensate che sia venuto per abolire la legge o i suoi profeti, non sono venuto per cancellarla, ma elevarla alla perfezione." Elevare alla perfezione é come dire: realizzare pienamente.
From a letter of Publius Lentulus to Tiberius (31 d.C.)
Letter from Publius Lentulus, governor of Judah, to the Emperor about Jesus Christs features. Lentulus was a contemporary with Christ. This document is of great historical value and it is very truthful.