GESÚ: RIGETTATO DAI GIUDEI Una riflessione
L'evangelista San Giovanni fa un riassunto del perché i giudei rigettarono Gesú spiegando i motivi della incredulitá di molti di loro,anche se erano testimoni visivi dei suoi miracoli e delle sue parole. San Giovanni cita due profezie di Isaia: dalla prima ( Is. 53.1 ) deduce che la fede é un dono di Dio che non possiamo meritare con le nostre opere e neppure con la ragione: questo non vuol dire che i motivi in cui si appoggia, miracoli, profezie ecc. non siano chiari o che la dottrina della fede sarebbe contraria alla ragione.
Ma, oltre questo, é necessario che liberamente e
volontariamente cooperiamo con questo dono di Dio. Così insegna il
magistero della chiesa: anche se il consenso della fede non sia un
movimento cieco dell'anima, nessuno puó aderire alla dottrina
evangelica, come é necessario per salvarsi, senza la luce e
l'inspirazione dello Spirito Santo che dá a tutti suavitá di consentire e
credere nella veritá.
Per questo la fede é in se stessa anche se non si
attua nella caritá (Gl 5.6) cosí che l'uomo presta a Dio obbedienza
libera, consentita e cooperando con la sua Grazia alla quale potrebbe
resistere.
Con la seconda profezia San Giovanni spiega che l'incredulitá
dei Giudei, scandalo per i primi cristiani,giá era prevista e
annunciata. Alcuni mormoravano e anche oggi mormorano dicendo: che
fecero i giudei e che colpa ebbero se era necessario che si compissero
le profezie di Isaia ? Sarebbe da rispondere che il Signore,che
conosceva il futuro,predisse per il profeta la infedeltá dei giudei,
predisse ma non fu colpevole di loro, come Dio non obbliga nessuno a
pregare perché conosce i peccati futuri degli uomini.
Peccarono, poi,i
giudei senza essere forzati per Colui che odia il peccato e allo stesso
tempo a Colui che niente Gli rimane occulto. Se volessero agire bene non
sarebbero stati impediti di farlo. Dio conosce l'intimo di ognuno, nel
profondo del nostro cuore, e ci ha lasciati liberi di agire, tocca a noi
scegliere perché davanti a noi c é l'acqua e il fuoco.............
Dott. Alberto Rossini (BRASIL)