ASPIRAZIONI SPIRITUALI DI UNA MADRE DI QUATTRO FIGLI
Una conferma che il mondo non è ancora così allo sfascio, come tendenziosamente vogliono insinuare i mass media. Leggete e tenete conto che il meglio si è dovuto lasciarlo inedito, per riservatezza. Prendo carta e penna e comincio a scrivere, perché se aspetto il tempo per avere un po' di spazio tutto mio, questo tempo non arriverà mai. Sinceramente non riesco tanto bene a mettere in ordine le idee, per rendere il più chiaro possibile il mio stato.
San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
Il tempo di quaresima deve essere per ciascun cristiano, un cammino di fede. E indispensabile, per dare concretezza e produttività ai nostri tiepidi propositi.
E la fede viene sempre premiata!
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Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
Ci siamo già interessati alle date in cui la ragazza ebrea raggiungeva le tappe della sua identità umana e religiosa,. Vediamolo, adesso, in quello che era, di certo, il problema determinante di tutta la sua vita. E' noto che nelle prospettive delle ragazze israelite non c'entrava affatto la verginità, che, al contrario, era guardata come una specie di maledizione, almeno di una disgrazia lacrimevole. Anche adesso, terremo presente quanto attiene, di questi particolari, alla fidanzata più misteriosa e fortunata della storia: la Vergine Maria.
II fidanzamento, in terra di lsraele avveniva ad età impensabile per noi
occidentali, non per i semiti. Un caso significativo, la Drusilla che
compare negli Atti degli Apostoli, davanti a Paolo in catene: era figlia
di Agrippa I, ed era stata fidanzata dal padre all'età di ...6 anni.
L'età normale saliva a 12/ 12 anni e mezzo. Così, in base a questi
dati, non si può stabilire con certezza l'età che aveva Maria Vergine,
quando si fidanzò con S,Giuseppe. Dodici anni? Quindici?
Altro
particolare che naturalmente urta con la nostra sensibilità e tradizione
cristiana: ci si doveva fidanzare ad un parente, nonostante le
prescrizioni di Mosé. ( Lv 18). Accadeva fra i poveri e fra i potenti.
Il Talmud dà per regolare che il matrimonio dovesse accadere all'interno
della propria tribù, anzi della stessa famiglia. Una coppia di sposi
con figlia da maritare stettero un bel po' a litigare, perché lui la
voleva impegnare con uno della sua famiglia e altrettanto la sposa con
uno della sua. La cosa suonava prassi vincolante per i sacerdoti, i
quali dovevano assolutamente scegliere la propria fidanzata tra le
famiglie sacerdotali. Questa normativa, di origini arcaica, permetteva
che un giovane si fidanzasse perfino con la figlia della sorella, o
anche con la figlia del fratello.
Ci arrivarono non solo Erode il
grande, di cui sono note le tendenze inconfessabili, ma anche rabbini di
chiara fama, come rabbi Eliezer ben Ircano, rabbi Ishmaele e,forse,
altri. Se consideriamo che ciascun popolo semita viveva in un
contesto razziale, diciamo pure tribale, a sfondo magico sacrale,
comprendiamo quale cappio alla loro gola rappresentasse questa prassi..
Non ci sono giunte notizie di reazioni violente, da parte di chi ne era
vittima, cioè del popolo minuto. Le teste maiuscole, o comunque di
spicco, come al solito, non se ne davano un gran pensiero; neppure
alcuni rabbini più disinibiti.
Per quello che riguarda Maria,
madre di Gesù, sappiamo che apparteneva alla tribù di Giuda, dal fatto
che il Vangelo si limita a trascrivere l'albero genealogico di Giuseppe,
suo promesso sposo, documento comprobante anche per la tribù di
provenienza della fidanzata
Viedellospirito Don Lucio Luzzi
Bella iniziativa questa di Aromys - Home fragrances sopratutto perchè
va ad esaltare la figura di questi straordinari personaggi che hanno
speso la loro vita per il prossimo e per la Chiesa. Oggigiorno è infatti
raro vedere l'esaltazione dei Santi; mentre invece si prediligono
sempre esempi e personaggi molto spesso discutibili. Viva Aromys allora!
Sono venuto in Chiesa, per curiosità, in un momento che non cè nessuno, a visitarti al presepe. Devo farti alcune domande... So che nella tua vita i guai non ti sono mancati, e alcuni, della tua gente, non lesinavano critiche, domande maliziose, giudizi negativi, sul tuo operato. Ma è possibile che quando si fa del bene, il più delle volte si ricevono calci?
Un sabato Gesú si recó a casa di uno de capi dei farisei per pranzare e essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: " Quando sei invitato a nozze da qualcuno non metterti al primo posto, perché non ci sia un'altro invitato piú degno di te e colui che ha invitato venga a dirti: cedigli il posto ! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato mettiti all'utimo posto, perché quando viene colui che ti ha inviato ti dica: amico, vieni piú avanti.
Ciò che ha
impressionato più vivamente il pensiero cristiano di questi ultimi tempi sulla testimonianza di santità di Maria è stata l°immersione totale in un mistero che la circondava da ogni parte, senza che lei sentisse il bisogno del sussidio di rivelazioni 0 visioni, dello stampo dei patriarchi e dei profeti della sua gente. Lo abbiamo notato a suo luogo.
Credette alla parola dell'angelo, e si fidò; tenne presente la predizione del vegliardo del tempio e accettò senza riserve una missione chiaramente superiore ad una semplice donna del popolo. Non chiese spiegazioni di sorta.
Questa ragazza ebrea appare del tutto arbitra delle proprie scelte.
Latteggiamento di Maria, risulta ancora più maturo, al momento della decisione di andare in cerca della parente Elisabetta, nella lontana regione della Giudea.
Vivi ancora o già defunti i genitori, Maria ne doveva far parola almeno con Giuseppe, suo sposo, in ragione degli impegni assunti con lui e in considerazione delle nozze orami imminenti.
Più volte, mi sono pemesso d'introdurre il lettore nel mio mondo riservato, presentandoglielo come dominato dallimmagine di Maria, fin dagli anni della fanciullezza. Ora, oso aggiungere qualcos' altro, pur sapendo di rischiare qualche ripetizione, perchè convinto che un certo modo di ripetere equivale a ribadire ciò che riteniamo di particolare importanza. Affondando, dunque, nei ricordi personali più lontani, trovo che il mio primo puntare gli occhi e la mente infantili su di una immagine della Madonna, ebbe per oggetto un quadro riproducente la figura di lei, con accanto Giuseppe, suo sposo e, in mezzo a loro due, Gesù, ragazzetto ormai di una decina danni.
16° Domingo do Tempo Comum 20 Julho 2014 Uma reflexão
A liturgia do 16° Domingo do Tempo Comum nos convida a descobrir Deus paciênte e cheio de misericordia, a quem não interessa a marginalização do pecador, mas a sua integração na comunidade do Reino e nos convida,sobretudo, a interiorizar essa lógica de Deus deixando que ela marque o olhar que lançamos sobre o mundo e sobre os homens.