Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Ho sentito parlare di Lucia Burlini dal tempo del noviziato, quando i formatori narravano le vite dei santi dell'Istituto e di quelli che, pur non essendo membri, erano vissuti col carisma della Passione, diretti dal
Fondatore o dai nostri primi Padri nella via della perfezione, ed erano morti in concetto di santità, alcuni dei quali già avviati alla glorificazione sulla terra, da parte della Chiesa. E ne ho seguito le varie tappe. Ma nel 1991/1992, scrivendo la vita del Fondatore S. Paolo della Croce e consultando i documenti sui primi anni di storia dello Congregazione e sulle anime da lui dirette, mi sono imbattuto nella figura di Lucia Burlini.
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni Parola di Dio
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La Liturgia di questa Prima Domenica di Quaresima ci presenta Gesù che antepone alla sua missione, ardua e difficile, un periodo (40 giorni) di preghiera e sacrificio nel deserto nel quale è costantemente tentato da satana. Tempo di Quaresima, tempo di riconciliazione e perdono. La prima tentazione per noi è questa: eh ancora c'è tempo a Pasqua! Invece queste settimane passeranno velocissime! Allora cosa dobbiamo fare? Nei tempi antichi, in questo periodo, si teneva un atteggiamento che per noi è sconcertante. I più convinti della necessità del perdono si mettevano in queste domeniche lungo i gradini esterni della Chiesa, con un cartello ben visibile, dove c'erano elencati i propri peccati. La gente passava, leggeva e loro accettavano questa vergogna.
La speranza di Lucia scaturiva dalla sua carità, virtù che essa praticò fin dalla sua fanciullezza, quando comprese il significato dell'esistenza cristiana: come "Servizio di Dio". Questa elezione del Bene Supremo trovò conferma nel contatto con il suo direttore spirituale, S. Paolo della Croce e fu nel secondo incontro che si sentì affascinata dall'amor di Dio: "Ero fuori di me e nè so spiegarlo...".
Non abbiamo molti dati personali sulla vita di Bonaventura, tuttavia attraverso i suoi scritti si può capire quale è stato l'influsso di Francesco su di lui.II primo impatto con Francesco è avvenuto in occasione della gravissima malattia che lo colpì tra i 9 e i 14 anni, quando la madre chiese a Dio la grazia della guarigione del figlio attraverso l'intercessione di san Francesco. Non appena "strappato dalle fauci della morte e restituito incolume al vigor della vita" fu consegnato dalla madre ai frati minori del convento di Bagnoregio presso i quali non soltanto studiò, ma incominciò a conoscere il loro fondatore.Più tardi nel 1243 Bonaventura entrò a far parte dell'Ordine sedotto non soltanto dall'esempio di alcuni docenti universitari francescani, ma soprattutto dallo spirito evangelico del poverello di Assisi. Osservando poi che tra ifrancescani si trovava gente umile ed eminenti studiosi, si persuase che si potevano benissimo conciliare umiltà e povertà con la speculazione sapienziale.
Mestieri spregevoli al tempo di Gesù (seconda parte)
Ci eravamo ripromessi di riprendere questo discorso interessante, per chi desidera conoscere l'ambiente socio culturale, dove il Salvatore ha svolto la sua opera di redenzione. Stavamo ragionando dei mestieri malfamati e ci si rendeva conto che erano molti, troppi, e per ragioni futili, talvolta ridicoli. Si comprende, ad es. come fossero bollati i giocatori d'azzardo e gli usurai; ma per i tessitori è diverso. Venivano guardati come gente di male affare, perché, dicevano, con l'occasione del commercio di tessuti, prendevano contatti equivoci con donne...
E li squalificavano, perfino nei diritti sociali, ed es. quello di poter testimoniare in un processo. Difatti
raccontavano come un atto di grande clemenza, quello in cui gli scribi
di Gerusalemme, poco dopo i tempi evangelici, accettarono la
testimonianza di due tessitori, che abitavano presso la Porta
sterquilina, dalla quale si andava alla Geenna, o valle dell'Hinnon...Alla
stessa stregua venivano trattati gli orefici, i pettinatori di lino, i
venditori ambulanti, i sarti, i flebotomi, i capi di bagni.
Facilmente
dovevano trattare con donne: non bisognava lasciarli soli con esse,
sentenziava il Talmud. E si aggiungeva severi: "Tra essi non si scelga
né un re, né un sommo sacerdote", per dire: Non si dia loro alcun posto
di autorità. Ecco perché i rabbini non compaiono mai ad esercitare mestieri simili, pur essendo tutti dediti all' artigianato. Si
è detto del tessitore di lino. Sappiamo che andava peggio per le
acconciatrici di capelli, o parrucchiere. Venivano trattate da
peccatrici pubbliche. L'esempio più straordinario, quello di Maddalena,
che non vuol dire donna di Magdala", ma acconciatrice di capelli. Sàlvati cielo!
Siccome,
però, come si è detto, altro era l'opinione teorica e altro il
trattamento pratico, poteva succedere benissimo che, in un caso o in un
altro, si passasse sopra a queste preclusioni. Sapete che
Maddalena poté entrare dentro la casa di un fariseo puritano della
Galilea, un certo Simone, e ungere i piedi al divino Maestro. In teoria,
ciò era severamente proibito
Quanto ai medici, dei quali ci
siamo già occupati, c'è da ribadire che l'opinione creata dai rabbini
nei loro riguardi era negativa. E tuttavia il saggio ebreo d'Egitto, che scrive il cosidetto libro del Siracide, fa di loro un buon elogio.
La Chiesa nascente accetta il medico Luca: gli affida la salute dell'apostolo Paolo e approva il vangelo da lui scritto. Al
contrario, vale la pena di segnalare in quali termini li inquadra
Marco, quando descrive la scena dell'emorroissa: " Da dodici anni era
affetta da emorragia e aveva molto offerto per opera di molti medici,
spendendo tutti suoi averi, senza nessun vantaggio, anzi peggiorando"
(Mc 5,25-26). Notate quel " molto sofferto da parte di quei
"molti medici", quell' avervi speso "tutti i suoi averi" e quella triste
conclusione "anzi peggiorando" il suo stato di salute. Marco,
evidentemente, risente ancora dell'opinione peggiorativa del suo popolo
verso i medici del suo tempo, (meno fortunati, come si vede, dei nostri
sanitari!...)
VIDEO CORRELATO SE QUALCUNO HA DEI BENI IN QUESTO MONDO
In quel tempo Gesú esultó di gioia nello Spirito Santo e disse: " Ti rendo lode, ó Padre, Signore del cielo e della terra perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli........"
L'evangelista Luca ci parla del fatto che da luogo alla riconoscenza di Gesú verso suo Padre per i benefici che ha conferito alla umanitá. Ringrazia per la rivelazione elargita agli umili di cuore, ai piccoli del Regno. Gesú esprime la sua allegria vedendo che questi accettano, capiscono e praticano quello che Dio fa conoscere per mezzo di Lui.
O Apostoli di Cristo,
colonna e fondamento della città di Dio!
La Chiesa che adunaste col sangue
e la parola
vi saluta festante; ed implora:
fruttifichi il germe
da voi sparso per i granai del cielo.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Viviamo
in una epoca che poco si parla a rispetto delle virtú teologali:
fede, speranza e caritá, cose che sono state dette da San Paolo nella
sua prima lettera ai corinti. La fede ci permette
di credere in Dio e nei misteri sopranaturali. É possibile provare
l'esistenza di Dio per la ragione, peró molti misteri, anche se non
contrari alla ragione stanno ancora sopra la ragione. Solo alla luce
della fede possiamo vedere e credere nella veritá.
Un esempio é il misterio della Santissima Trinitá: come concepire tre
persone divine in un solo Dio ? Tale comprensione solo la comprenderemo
quando staremo davanti a Dio, faccia a faccia.
Vorremmo poter dire che la Madonna è nata in quel dato giorno, in quellora precisa, in quel luogo della Palestina, magari dove la troviamo al momento dellannunzio angelico, per dare contorni seriamente riscontrabili alla sua esistenza storica. Invece dobbiamo accontentarci di congetture. Del resto, con il Suo Figlio Gesù non siamo in condizioni analoghe?
Non si poteva chiedere loro che arrivassero ad ammettere la risurrezione di Lei, al terzo giorno, a voler inseguire più da vicino questa riflessione teologica, giungeremmo a supporre che anche l assunzione di Maria sia avvenuta dopo quaranta giorni dalla sua risurrezione. Sempre come è accaduto per quella del Salvatore. Giunti a questo punto, però, è bene mettere un freno alla nostra pia curiosità, preferendo posizionarci su di un piano di sobria teologia ed evitando di teorizzare eccessivamente, senza un vero bisogno. Ci si rende come di trovarci davanti ad enunciati di fede, dei quali non si riesce mai a scandagliare adeguatamente i misteriosi fondali.
L'Immacolato cuore di Maria é una fonte perenne della misericordia di Dio, poi Lui ha voluto amar il cuore umano a partire dal Sacro Cuore di Maria di Nazzaret. Riconoscere questo grande mistero di amore é approssimarsi di una persona meravigliosa in cui Dio ha trovato totale trasparenza, santitá, bellezza e disposizione. Ma questa Madre Immacolata non vuole che la ammiriamo ma di essere imitata procurando vivere in totale trasparenza, sinceritá, veritá e santitá davanti il suo figlio amato Gesú Cristo e agli uomini.
Imitaçaõ..... 3.5 DOS ADMIRÁVEIS EFEITOS DO AMOR DIVINO
Bendigo-vos, Pai celestial, Pai do meu Senhor Jesus Cristo, porque vos dignastes lembrar-vos de mim. Graças vos sejam dadas, Pai de misericôrdia e Deus de toda consolação que às vezes, apesar de minha absoluta indignidade, me confortais com as vossas consolações. Sedes sempre bendito e glorificado, com o vosso Unigênito Filho e o Espirito Santo Paráclito, por todos os séculos dos séculos. Ah ! Senhor, Deus meu, santo amigo de minha alma, quando vierdes ao meu coração, estremecerão de jubilo as minhas entranhas. Sois a minha glória, o enlevo do meu coraçaõ: sois a minha esperança e o meu refugio no dia da tribulação. Fraco, porém, no amor e imperfeito na virtude, necessito que me fortaleçais e consoleis: visitai-me, pois, mais amiúde e instrui-me na vossa santa lei.
Oh Jesus, people usually think that the faith in You was born by miracles done in the roman Palestine. Those miracles caused only astonishment and they only made believable your message. It was the way in which you introduced yourself and explained your thinking that was unusual. It is easy to point out limits, defects and faults in Moses, David and in the Prophets. In You, Jesus, everything is majestic and brightly without any ostentation. In You everything is human an lovable. This perfect and magnificent image origins from the pen of Your Evangelists, people having no bearing on literary works.
Santa María, Madre de Dios Madre del que busca a Dios Madre del que rema para Dios Madre del que mira al cielo Madre del que busca la tierra Virgen del horizonte abierto Virgen que camina sobre las aguas Virgen con el timón de la fe Virgen con la vela de la esperanza Virgen con la vela del amor Virgen con la vela de la gracia Virgen con el ancla del temor de Dios
Oración por la santificación de los Sacerdotes de Santa Teresa del Niño Jesús
OH Jesús que has instituido el sacerdocio para continuar en la tierra la obra divina de salvar a las almas protege a tus sacerdotes (especialmente a: ...) en el refugio de tu SAGRADO CORAZÓN. Guarda sin mancha sus MANOS CONSAGRADAS, que a diario tocan tu SAGRADO CUERPO, y conserva puros sus labios teñidos con tu PRECIOSA SANGRE.
Preghiera di San Bernardo (Paradiso, XXXIII, 1-21) Vergine Madre,figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana, natura, nobilitasti sì, che l'suo Fattore non disdegnò di farsi sua fattura..