Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Dal nostro inviato tutte le news
dal Mato Grosso, Brasile
Come voi, anchio sono molto dispiaciuto di non aver ancora inviato un servizio brasiliano. Ma sono stato molto coinvolto nella permanenza dos italianos qui a Três Lagoas. E poi sono stato travolto dalle emozioni nellincontro con tanti volti ormai noti e tanto amati.
Ma le piú dure battaglie le abbiamo combattute, e solo ora parzialmente vinte, per avviare i nuovi corsi professionali: saldatura, cucito industriale, informatica e soprattutto officine di auto e di moto. Se ti muovi trovi mille ostacoli per andare avanti. Ma noi non possiamo arrenderci. È questione di vita o di morte.
San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La festa del Corpus Domini ha le sue origini dal miracolo di Bolsena (cittadina sul lago omonimo in provincia di Viterbo).Un sacerdote boemo, di passaggio, nel 1263, andò a celebrare la santa Messa nella Chiesa di Santa Cristina, tormentato, come sempre, dai dubbi intorno alla reale presenza del Corpo del Signore, nell'ostia consacrata. Al momento della frazione dell'ostia, sotto il suo sguardo esterrefatto, caddero dal calice gocce di sangue sul corporale e sul pavimento. Fu subito informato il Papa, Urbano IV, che risiedeva ad Orvieto, il quale fece esaminare il prodigio da illustri teologi, quali Tommaso d'Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Accertato il miracolo il Papa istituì la festa del Corpus Domini, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo cristiano.
Chi conosce S. Paolo della Croce fondatore dei Passionisti, considerato uno dei più esperti maestri della vita spirituale della Chiesa, deve aver necessariamente conosciuto il nome di Lucia Burlini, fra la vasta costellazione delle anime dirette da lui.
Questa curiosa domanda è venuta di moda da qualche decennio. Un credente di altri tempi si sarebbe scandalizzato, al semplice sentirsela in mente. Oggi si vuole essere razionali, o più chiaramente, ragionevoli, e mi sta bene. Ma quando si parla di Fede Cristiana, bisogna ricordare sempre che le verità rivelate non sono il prodotto della nostra mente, bensì della rivelazione di Dio, in persona di Gesù Cristo. Se si dimentica questo, tutto può apparire incredibile.
Come ha visto, non era facile incontrarci. Certo, avrai potuto sapere anche altri particolari che rendono piuttosto amari questi ultimi anni della mia vita. Sento una grande riconoscenza del grande dono che mi hai fatto col trascorrere una preziosa ora in un colloquio che non potrò facilmente dimenticare.
Rabbunì - Maestro mio! AL TEMPO DEL CENSIMENTO DI QUIRINO
L'evangelista Luca, per aiutarci a capire il tempo della nascita di
Gesù, scrive: «In quei giorni un editto di Cesare Augusto ordinò che si
facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu
fatto quando era governatore della Siria Quirino» (Lc 2 - 1 - 2). Questa
precisazione cronologica ha innescato problemi a non finire che non
presumiamo, certo, di risolvere noi, con questo articoletto. Anzitutto
perché Augusto ne ha ordinati diversi, di questi censimenti. Sembra che
avesse compilato ad uso personale una specie di Notes, chiamate in
latino Breviarium Imperii, stilato di suo pugno, sul quale annotava
numero degli abitanti dell'immenso impero, suoi alleati o tributari,
stato degli eserciti, della flotta, entrate pubbliche... Ce ne informa Tacito Annali I, 11.
Nel famoso Monumentm Ancyranum (Ankara), Augusto stesso attesta di aver
effettuato ben tre censimenti dell'impero: nel 28. nell' 8 avanti Cristo
e nel 14 d. C., vicino a morte, quasi sempre a distanza di un
ventennio. Ora si dà il caso che nessuno di questi tre censimenti coincida con la data, sia pure approssimativa della nascita di Cristo. Altri
interrogativi, dalla presenza di Quirino. Chi era costui? Sulpicio
Quirino è un personaggio di spicco, durante il principato di Ottaviano
Augusto. Nato a Lanuvio, sui monti Albani, presso Roma, aveva
partecipato alle guerre d'oriente, meritandosi la stima di «uomo
dinamico nella milizia e nelle mansioni più impegnative», come scrive
Tacito in Annali 111,48. Era stato proconsole a Creta e a Cirene, lo fu
anche in Siria durante gli anni 6-7 dopo C.
Ma, anche quest' ultimo consolato esce dall'area della data di nascita di Gesù. Conclusione
dei soliti critici frettolosi: Luca ha preso un abbaglio e noi
rimaniamo ancora più confusi, nella ricerca di questa data. Il tutto,
perché la nota di Luca non trova riscontri in altre fonti storiche. Chi è
che non sa quanto siano frammentarie e lacunose le fonti della storia
antica, per qualsiasi tipo di ricerca storiografica moderna? Non tutto
di Tucidite, di Livio, di Tacito, Plutarco trova riscontri da altre
parti. E nessuno mette in dubbio un'affermazione di questi storici.
Basterebbe
un senso meno illuministico o concettualistico della storia, per capire
quanto sia ingenuo e utopistico pretendere da essa certezze assolute.
Ci basti un esempio, fra tanti: Tertulliano scrive che il censimento
riferito da Luca fu attuato dal proconsole Senzio Saturnino (8-6 a.C.),
quando Quirino era il responsabile militare della provincia. Niente di
inverosimile che il compito del censimento fosse stato affidato a
Quirino, sotto il proconsolato di Saturnino. Non è un caso raro
nella prassi romana. Allo scoppio della rivolta giudaica (68 d. C) era
proconsole della Siria Muciano, e, intanto, le operazioni militari
furono affidate dall'imperatore Nerone non a lui ma a Vespasiano,
comandante delle legioni d'oriente.
Si parla tanto di discernimento, cioè di esame attento delle componenti di un evento, di una scelta, e poi si accettano informazioni, dati di fatto, giudizi su persone senza sottoporre queste offerte ad un attento vaglio personale. Si sa che la maggior parte delle informazioni provenienti dai mass media è finalizzato alle esigenze della globalizzazione e ad interessi politici; eppure si danno per scontate.
GLI APOSTOLI DISSERO A GESÚ: " ACCRESCI IN NOI LA FEDE."
( LUCA 17, 5.10 )
La chiesa deve essere un servizio
Una riflessione
In una occasione l'esempio di Gesú si materializó facendo il lavoro di uno schiavo lavando i piedi ai suoi discepoli. Ha voluto lasciare cosí in modo chiaro con questo Cristo parla ancora una volta del
servizio. Il Vangelo insiste sempre sullo spirito del servizio. A quello
ci aiuta a contemplare il Verbo di Dio, fatto carne" ... che si spoglió
sè stesso, assumendo la condizione di servo. (Fil. 2-2.7) Cristo ha
detto anche: " .... eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve
.(Lc 22.27) perché appunto come il Figlio dell'uomo, che non é venuto
per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto di
molti (Mt 20.28)
La televisione non ne parla mai o forse non ne può parlare, ma esistono, non hanno armi addosso, pregano cinque vol¬te al giorno, vanno alla Moschea, hanno una sola sposa, a¬mano la famiglia, lavorano, sono aperti e sono anche amici dei preti cattolici.
Ho passato alcuni giorni in Macedonia per una visita a una famiglia di amici. Tutti appartengono all'Islam. Lui, il papà, si chiama proprio Islam (Is per noi) e lei Djiana. Hanno tre figli che vivono in Europa. Vivono sotto le montagne di Tetovo. Lei scese dalla sua amatissima alta montagna per prendere in sposo Is. È l'unica moglie. Dice: "come faccio a prendere un'altra donna, se ho tre figli e non riesco a mantenerli"? E poi lui ha sempre pensato che l'amore è amore che non si può spartire in ...troppi!
A Maria, Donna innamorata Aiutaci a ricomporre le assurde dissociazioni dell'amore
Santa Maria, donna innamorata, roveto inestinguibile di amore, noi dobbiamo chiederti perdono per aver fatto un torto alla tua umanità. Ti abbiamo ritenuta capace solo di fiamme che si alzano verso il cielo, ma poi, forse per paura di contaminarti con le cose della terra, ti abbiamo esclusa dall'esperienza delle piccole scintille di quaggiù. Tu, invece, rogo di carità per il Creatore, ci sei maestra anche di come si amano le creature. Aiutaci, perciò, a ricomporre le assurde dissociazioni con cui, in tema di amore, portiamo avanti contabilità separate: una per il cielo (troppo povera in verità), e l'altra per la terra (ricca di voci, ma anemica di contenuti).
Una riflessione La madre di Gesú stava presso la croce. Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nelle profezie di Simeone quanto nella storia stessa della passione del Signore. Egli é posto, dice del bambino Gesú, quale segno di contradizione e una spada, poi, rivolgendosi a Maria, traspasserá la tua stessa anima (Lc 2, 34.35) Una spada ha trapassato veramente la tua anima, óh Santa Madre Nostra ! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del figlio se non passando per l'anima della madre.
L'appellativo di laico, deriva dalla consapevolezza dei primi cristiani di appartenere tutti al popolo di Dio (laico dal greco laos, che vuol dire, appunto, popolo). Era stato dissacrato negli ultimi due o tre secoli, usandolo per alludere a movimenti, partiti e stampe che in un modo o in un altro, si contrapponevano alla Chiesa. Un giornale o un partito laico, una iniziativa, o un movimento laico avevano sempre un significato inconfondibile. A volere essere sinceri fino in fondo, bisogna aggiungere che si era arrivati a tanto, anche per un'accentuata clericalizzazione della comunità ecclesiale.
" Nós oramos à Cristo crucificado" escreve o Apostolo Paolo na primeira epistola aos Corintios ( 1.23) " Não são os sinais e muito menos a sabedoria que devem estar ao centro da reflexão e por isso mesmo a fé cristã, mas a morte de Jesus Cristo. Aqui está o centro de toda a teologia e por esse motivo as Igrejas Cristãs tem ao centro de seus altares a cruz, o crucifixo, como a lembrar que o fato mais importante é a morte de Jesus Cristo que se humanizou pela nossa salvação, para nos lavar de nossos pecados, para um dia estar junto Dele na Gloria Celeste Eterna. Somente a fé, com a ajuda da sabedoria, é que nos permite de conhecer um minimo desse amor que Cristo teve e continua havendo por todos nós, seus irmãos menores.
Five centuries before the coming of Jesus, the king of Babylon (today Baghdad) invaded Israel and deported all its inhabitants to Mesopotamia. Then the prophet Isaiahs voice raised high; he turned to people and encouraged them: After waiting for a long time, the salvation came at last. For us as well, from 20 centuries onwards, Christmas comes every year, as synonymous, often unaware, of joy, peace and family time. These feelings are showed through lightings, decorations, Christmas tree, presepe, gifts and evenings spent in the family. For the believers, the Christmas joy is the same joy announced by the Angels to the shepherds in the holy night.
CUÁNTAS COSAS NOS REVELAS, OH CRUZ La inocencia que, siendo bueno, aparece como culpable el delincuente como honesto y, el justo, odiosamente maltratado