
Nostra Signora del Sangue
a Klatovy
di Alessio Varisco
L'arcivescovo di Praga, informato del fatto, diede ordine di sottrarre alla vista il quadro, al solo scopo di evitare qualunque esaltato culto; ciò consentì l'analisi canonica degli eventi.
Le vive proteste del popolo obbligarono la Commissione arcivescovile che in una cinquantina di giorni studiò dichiarazioni e prove scritte e arrivò alla risoluzione che tutto ciò che era accaduto in Klatovy era di ordine trascendente.
Klatovy, ideale porta d'ingresso della Selva Boema. Il piccolo centro lo si visita in breve tempo: non occorre molto, visto che tutti i luoghi alti della città si concentrano intorno alla Námestí, singolarmente distinta da tre torri, le due della chiesa gesuitica sede del Santuario- e quella nera del Municipio. Le facciate decorate degli edifici lungo i quattro lati della piazza concludono il gradevole scenario.
La storia della Madonna del sangue è intessuta nellintrico complesso della storia boema, di conflitti, della dominazione degli Asburgo e di molte campagne religiose. Nel 1526 succede a Ludovico Jagellone, morto in battaglia, Ferdinando I d'Asburgo che inizia salendo al trono la dominazione degli Asburgo sul paese, dominio che resisterà fino alla fine del Primo Conflitto Mondiale, 1918. Ferdinando rese più forte latteggiamento del re e ristabilì stabilmente la religione cattolica nel paese: su suo invito giunsero a Praga i Gesuiti. Vienna divenne la sede del potere, fu trasferita la Corte, ed il Castello di Praga si trasformò più che altro in un luogo di distensione per gli Asburgo. Lintero complesso venne quindi ricostruito in stile rinascimentale e vi furono aggiunti il Giardino Reale, il Belvedere e la sala della pallacorda.
Nel 1576 Rodolfo II, designato Sacro Romano Imperatore, fu coronato re di Boemia e restituì la corte a Praga nel 1583. Praga riacquistò lo status di capitale dell'Impero. Questa fase della storia viene citata come la Seconda Epoca d'Oro di Praga. Limperatore era tormentato insistentemente dall'arte e dalla scienza e non si curava molto dei suoi obblighi reali; creò in Praga il centro della scienza e dell'alchimia. Certamente si deve al suo regno il soprannome di "Praga Magica" che rese la città boema capitale delle scienze e del mistero. Rodolfo II inoltre tirò a sé numerosi scienziati ed artisti da tutta Europa, tanto che la corte fu anche detta degli artisti e alchimisti. Tra i maggiori personaggi citiamo: l'astronomo Tycho de Brahe e Johannes Keplero. Oltre ad eminenti scienziati ed astronomi prolificarono diverse leggende tra cui quella del Golem che ebbe origine proprio in quel tempo.
La rivolta culminò nel 1620 nella bitva na Bilé Hore, letteralmente Battaglia della Montagna Bianca, allorquando i protestanti furono seriamente sconfitti dagli Asburgo. La tristemente famosa Battaglia della Montagna Bianca originò la ben più famosa- Guerra dei Trent'anni che coinvolse anche il resto d'Europa. Nel maggio del 1621 furono bandite tutte le religioni, al di fuori di quella cattolica: 27 ribelli protestanti vennero processati e sottoposti a condanna capitale pubblicamente sulla piazza della Città Vecchia.
Limperatrice Maria Teresa, che governò l'Impero Austriaco dal 1740 al 1780, iniziò a migliorare la situazione. Lei ed il suo successore, il figlio Giuseppe II (1780-1790), sostennero alcune necessarie riforme che abbracciavano il restringimento del potere della Chiesa Cattolica, lallontanamento dei Gesuiti nel 1773 e lemanazione dell'Editto di Tolleranza del 1781 che assicurava diritti politici e religiosi alle minoranze religiose. La Città Vecchia, Malá Strana, Hradcany e la Città Nuova, le quattro aree urbane indipendenti di Praga, furono riunite da Giuseppe II nel 1784. Il quartiere di Josefov, dedicato all'imperatore, fu aggiunto al centro storico di Praga nel 1850.
Praga è legata al nome del compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart che nel 1787 si recò nella capitale boema e fu ospite dei Duschek presso la villa Bertramka dove condusse musicisti cechi. La prima del "Don Giovanni" fu tenuta al teatro Nostitz, oggi teatro Tyl.
Prof. Alessio Varisco
Storico dell'Arte
AS VIAS DO ESPIRITO
33° Domingo de Tempo Comum
33° Domingo de Tempo Comum
16 Novembro 2014
Uma Reflexão
THE WAYS OF THE SPIRIT
IT'S CHRISTMAS !

IT'S CHRISTMAS !
THE TRULY JOY OF THE HEART.

Finally, after a long waiting, the Salvation Game.
LOS CAMINOS DEL ESPIRITU
Domingo de la Ascensión del Señor Lucas 24,46-53

Domingo de la Ascensión del Señor
Lucas 24,46-53
La oración es una experiencia de bendición. Jesús nunca nos deja solos. Sigue bendiciéndonos hasta el fin del mundo. Nos bendice en el Espíritu, el que nos ayuda a vivir con sencillez y verdad, con alegría y compasión, sin pretender ser grandes que humillan y fuertes que oprimen.
WEGE DES GEISTES
LA GRANDE PROMESSA
Chi è che non benedice il Signore, per aver ispirato ai promotori della devozione dei nove primi venerdì del mese
di far rifiorire la vita eucaristica nelle nostre chiese, in grave decadenza, per tanti secoli? Chi non ricorda con nostalgia la fiumana di adulti e bambini, che si avvicinavano in quelle occasioni al banchetto eucaristico?
Gli effetti consolanti erano troppo evidenti, fino a qualche decennio fa. Oggi questa pia devozione segna battute assai
significative, anche se da qualche parte vi si insiste tuttora con buoni risultati.
Preghiere
Preghiera dello spretato
Preghiera dello spretato
Signore, io sono uno spretato.
Sono uno di quelli che con Te hanno avuto una dolce amicizia.
Quante volte abbiamo mangiato insieme e parlato di cose celestiali!
Quante volte abbiamo visitato insieme dei poveri relitti umani o carcerati, o
condannati al letto, o in preda alla disperazione!