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Alessandro Filipepi
detto
Sandro Botticelli
- Pittore -
(1445 - 1510)

Nasce a Firenze da Mariano Filipepi. Fu allievo del Lippi e risentì nella sua formazione del Pollaiolo e del Verrocchio. La sua linea, tuttavia, pur rimanendo come elemento essenziale, perde dell'energia pollaiolesca per diventare sinuosa e melodica suggerendo spazio, volumi e moto, giustamente può essere considerato uno dei più lirici pittori del secolo ed evocatore dell'ideale umanistico. Botticelli lavorò a Prato accanto a Lippi ove ancora rifletteva i suoi modi sia nella "Madonna dei Cherubini" che nella "Madonna del Roseto" ambedue agli Uffizi assieme, "all'Adorazione dei Magi" (1473 ca) a Londra e Washington. È attivo a Firenze dove risente delle suggestioni pollaiolesche e verrocchiane palesi soprattutto nella Fortezza (1470) dipinta per il Tribunale della Mercanzia ora agli Uffizi.
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Riprende il suo stile personale nelle due tavolette con le storie di Giuditta (Uffizi) e nel San Sebastiano di Berlino, ma la sua più completa e pura visione estetica si trova soprattutto nelle allegorie; la prima è la famosa "Primavera" (1478 ca - Uffizi) che appare come una rappresentazione fantastica ed irreale dei personaggi mitologici cari alla lirica amorosa del tempo, mentre meno poetiche si presentano le "Storie di Mosè" ove solo nelle figlie di Jetro si ritrova l'ideale di bellezza: compone altre allegorie pagane quali "La nascita di Venere" (1485 ca - Uffizi), Pallade e il Centauro (1482 ca - Uffizi), Venere e Marte (1483 Londra).  Ma è la prima che mostra tutta una sua musicalità tanto da sembrare una bellezza uscita da un sogno. In questo periodo produce delicate opere religiose come il “Tondo del Magnificat” (1482 - Uffizi) ed il "Tondo della Madonna del Melograno" (1487 - Uffizi).

È senza dubbio un personaggio che già da qualche anno è attivo per le commissioni eseguite a famiglie notabili ed a conventi in quanto favorito dalla sua amicizia con Lorenzo de'Medici . Egli riesce ad unire mirabilmente soggetti sacri a personaggi contemporanei.

Nella "Primavera e in Venere" creò immagini femminili di rara bellezza influenzando e suggestionando artisti e letterati di altri paesi. artistica anche lettertaria, essendo stato evocato da scrittori e poeti per le sue graziose figure femminili.

Nella sua storia, però, si nota un dato relativo alla sua fortuna artistica che iniziò solo nell'Ottocento esplodendo, poi, nel Novecento.

Fu "D'Annunzio" che lo ricordò nel "Piacere" e Proust "nella strada di Swann" e, in un sonetto dedicato alla "Primavera", il poeta G.B. Rossetti, Leader della "Confraternita e movimento dei Preraffaelliti" fondato a Londra nel 1848 da un gruppo di pittori inglesi che ritrovarono nelle figure del Maestro una somiglianza e l'ideale della donna amata. In proposito riteniamo chiarire che la fama di Botticelli, per secoli oscurata da "Leonardo, Raffaello e Michelangelo", conosce una radicale svolta grazie alla scoperta di molte sue opere che erano state gelosamente custodite in case private.


Si deve giungere al 1815 quando il grande pubblico ha potuto vedere la "Primavera e Venere" oltre ad altre opere nascoste nella villa Granducale dei Medici di Castello presso Firenze e che furono trasferite e collocate agli Uffizi.

Pertanto fu solo da tale data che il Botticelli venne ammirato nella sua delicata ed elegante pittura.

C'è anche da dire che proprio in quel periodo il prototipo femminile angelicato, da Lui creato con purezza e compostezza, viene ammirato da tutti.


"La Primavera"
di Sandro Botticelli


 Le due composizoni - la Primavera e Venere piene di rispetto e dignità mostrano le "Tre Grazie" che danzano con leggerezza irreale mentre "Venere" sembra una visione di bellezza uscita da un sogno.

I primi segni di un rinnovato interesse per il Botticelli si hanno sotto il periodo Napoleonico ad opera di artisti e letterati francesi,ma è il movimento Preraffaellita, già sopra citato, che trasmette questo entusiasmo verso il pittore assieme ad altri pittori e al grande critico Ruskin che per primo intuì il linguaggio e quel luttuare della linea tipica di tutta la generazione fiorentina del secondo Quattrocento.

Già dal primo viaggio in Italia, costoro nel 1859 testimoniarono on appunti e dettagli tratti sia dalla Incoronazione della Vergine" che nella Venere" la grande pera del Maestro fiorentino. Una linea tipica che ripresero nella loro composizione.

Sono, quindi, questi artisti che entusiasmati dal Leader G.B. Rossetti propongono una saggia meditazione sul Botticelli mentre, nel contempo, sta avanzando il periodo "Liberty" nel quale si ritrovano molti motivi ricorrenti per cui la linea del Maestro diventa la protagonista di questa stagione.

Sul finire del secolo, con l'affermarsi del Liberty,il riferimento a Botticelli rimane centrale e si studia lapurezza del suo disegno e l'armonia delle sue linee e tale periodo si appropria dei tratti somatici propri del Maestro fiorentino, quelli che i Prearaffaelliti hanno mutuato dal Quattrocento italiano tanto che la linea del Botticelli diventa la protagonista della stagione Liberty, "Art nouveau". Insomma tra Novenceto ed età contemporanea la "Venere" è una delle poche immagini note e rivisitate come la "Gioconda" leonardesca e il "David" di Michelangelo.

L'ultima attività del pittore mostra tutta una sua inquietudine che corrisponde alla sua crisi spirituale che si manifesta nella patetica dolorosa opera "La Derelitta" a lui attribuita. Dipinge, poi, "Le illustrazioni per la Divina Commedia" (1490 - 96 ca), l'allegoria della "Calunnia" ed infine "II Presepe Mistico" (1501) che è l'unica opera datata e firmata, terminando con la tragica "Pietà" di Monaco e con tante altre belle opere. Mori il 7 maggio 1510 ed è sepolto ad Ognissanti.

Botticelli è stato un personaggio quasi appartato, anzi è meglio dire un mite che alle sue opere e alle sue creazioni ha lasciato tutto il godimento, l’ammirazione,l’entusiasmo e forse molti elogi agli altri, mentre a Lui, solo gli echi di tutta quella gloria.

A noi non rimane altro che dire che Egli è stato un vero grande ed indimenticabile artista.

(di Giuliano Pollini)

AS VIAS DO ESPIRITO

19° Domingo do Tempo Comum

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19° Domingo do Tempo Comum
10 Agosto de 2014
Uma reflexão


A liturgia desse domingo de tempo comum tem como tema fundamental a revelação de Deus. Fala-nos de um Deus apostado em percorrer, de braço dado, com os homens o caminho da historia humana.



Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

EASTER - ITS JEWISH AND CHRISTIAN ORIGINS

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EASTER - ITS JEWISH AND
 CHRISTIAN ORIGINS


JEWISH EASTER

The word “Easter” is derived from the  Jewish term  “Pesach” which means “Passover”.
It was the yearly festival commemorating the miraculous Red Sea crossing
when Moses set free the Jews from Egyptian slavery lasted 430 years.
Today Jews still celebrate this festival.



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

5º Domingo de Cuaresma.

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5º Domingo de Cuaresma.
 Evangelio: Juan 12,20-33

“Si el grano de trigo no cae en tierra y muere, queda infecundo; pero si muere, da mucho fruto… Cuando yo sea elevado sobre la tierra, atraeré a todos hacia mí”.
El Evangelio de hoy nos acerca al momento crucial en el que Jesús subió al patíbulo de la Cruz para vencer con su vida a la muerte, para vivificar muriendo a los que estábamos muertos para Dios.
El grano de trigo es, ante todo, Jesús mismo. Como un grano de trigo, Él cayó en tierra en su pasión y muerte, ha reaparecido y ha dado fruto con su resurrección. El “mucho fruto” que Él ha dado es la Iglesia que ha nacido de su muerte, su cuerpo místico.

WEGE DES GEISTES

Il viaggio dello spirito

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Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
 

Inno al  viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nell’unicità del vivere e dell’ interpretare la strada c’è una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna  verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dell’umanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.

Preghiere

PREGHIERA PER LA FAMIGLIA

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PREGHIERA PER LA FAMIGLIA

Ó Dio, che da te procede tutta la paternitá nel cielo e in terra, Padre che sei amore e vita  fai si che ogni famiglia umana desunita sulla terra si converta e si rincontri, per mezzo di tuo Figlio Gesú Cristo, nato da donna per opera dello Spirito Santo, fonte di caritá divina, in vero santuário di vita e di amore per le generazioni che sempre si rinnovano.  Fai che la tua Grazia guidi i pensamenti e le opere degli sposi per il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo. Fa che le nove generazioni incontrino nella famiglia appoggio per la loro umanitá e per il crescimento spirituale e temporale  nella veritá  e nell'amore.