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                                                      Una voce dalla nube

 "Questi è il mio Figlio,
l'amato: ascoltatelo"

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Questo è il tempo (Quaresima) dell’ascolto orante della Parola di Dio.
Gesù ha parlato ancora una volta ai suoi amici “... Che dovrà  molto soffrire ed essere condannato a morte...”.


Gli Apostoli rimangono ammutoliti e sul loro viso appaiono evidenti i segni dello scoraggiamento. Il Maestro è ridisceso con loro in Galilea; prende con sé Pietro, che doveva essere il fondamento visibile della Chiesa, con altri due privilegiati testimoni (Giacomo e  Giovanni) necessari, secondo la legge, per avvalorare la testimonianza (cfr. Deut. 19,15) e sale sul monte Tabor.

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La trasfigurazione di Cristo 

“Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime; nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù”.

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Da lassù, per un attimo, gli fece vedere il Paradiso e udire la voce dell’ Eterno Padre: “Questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo”.

All’istante scompare dal cuore dei tre discepoli, tristezza, malinconia, delusione, scoraggiamento.

E Pietro, simpaticissimo, impulsivo, pratico, trova subito la soluzione a tutti i guai del quotidiano: “Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per Te, una per Mosè e una per Elia...”.

Veramente l’essenza della nostra fede è la gioia.
In questo periodi di Quaresima non assumere mai atteggiamenti malinconici.
Viviamo insieme questa attesa della Pasqua, quando nel nostro cuore, colmo di gioia, proromperà l’alleluia, perché in quel luogo di felicità assoluta ed eterna (paradiso), c’è già preparato un posto per ciascuno di noi.

I pagani pensavano di poter raggiungere la felicità nel breve arco temporale della vita terrena ed il loro programma era “carpe diem“, sfrutta qualunque situazione per poter godere subito, perché poi, con la morte, finisce tutto!

Quanto è diversa l’impostazione della nostra fede!

Tu potresti dire…… "Ma a questa storia del  Paradiso... ci devo proprio credere...?”.

Rimani aggrappato anche tu a quella fede che hai ricevuto in dono il giorno che i tuoi genitori ti fecero ricevere il Sacramento del Battesimo.

Altrimenti, nella vita, potresti trovarti in situazioni dove l’unica soluzione sarebbe la disperazione.

Siamo fratelli, teniamoci per mano, aiutiamoci reciprocamente e camminiamo insieme verso quelle meta, per vivere un giorno una felicità eterna.

Io non vedo l’ora che arrivi  Pasqua, per cantare insieme l’alleluia della nostra gioia e della gratitudine al Cristo risorto, per quanto ha voluto e ci vuole bene...

Ti faccio una piccola proposta di riflessione: guarda per un minuto quella immagine del Cristo; fissalo negli occhi, non dire niente; ti parlerà nel tuo cuore, abbozzerai un sorriso e forse ti verrà spontaneo sussurrare

GRAZIE

Don Lucio Luzzi
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IO CREDO RISORGERO'


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AS VIAS DO ESPIRITO

REFLEXÃO " NÃO PODEMOS SER VERDADEIROS CRISTÃOS SE NÃO SOMOS UNIDOS "

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 REFLEXÃO
" NÃO PODEMOS SER VERDADEIROS
CRISTÃOS SE NÃO SOMOS UNIDOS "

 
È facil pregar a comunhão, mas é quase impossivel viver a comunhão.
A comunidade está ainda identificada com a propria paroquia: daqui o feito, o sectarismo, o juizo muitas vezes impiedoso que os considerados cristãos praticantes exprimem uns contra os outros, os personalismos e os protagonistas.  Se existem paroquias administrativamente independentes, que nunca o sejam nossos corações. Antes de denunciar o fechamento da porta dos outros, verifiquemos de forma escrupulosa que a nossa porta seja aberta: no nosso coração, na nossa mente, na nossa vida quotidiana.

THE WAYS OF THE SPIRIT

THE REDEMPTION AND MARY CO-REDEMPTRIX

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THE REDEMPTION AND MARY
CO-REDEMPTRIX

The Blessed Virgin Mary, the Mother of Christ is the Co-redemptrix, meaning that Mary uniquely cooperated with Jesus and is entirely subordinate to and dependent upon Jesus, in the historic work of Redemption. Let’s define our terms. What is Redemption? Redemption is the saving act of Jesus Christ, through his life, Passion, Death, and Resurrection, repairing our relationship with the Father by offering just compensation for the sins of humanity, and thus restoring the possibility of sanctifying grace, and friendship between God and humanity, which results in the inheritance of heaven.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

5º Domingo de Cuaresma.

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5º Domingo de Cuaresma.
 Evangelio: Juan 12,20-33

“Si el grano de trigo no cae en tierra y muere, queda infecundo; pero si muere, da mucho fruto… Cuando yo sea elevado sobre la tierra, atraeré a todos hacia mí”.
El Evangelio de hoy nos acerca al momento crucial en el que Jesús subió al patíbulo de la Cruz para vencer con su vida a la muerte, para vivificar muriendo a los que estábamos muertos para Dios.
El grano de trigo es, ante todo, Jesús mismo. Como un grano de trigo, Él cayó en tierra en su pasión y muerte, ha reaparecido y ha dado fruto con su resurrección. El “mucho fruto” que Él ha dado es la Iglesia que ha nacido de su muerte, su cuerpo místico.

WEGE DES GEISTES

Lettera di Benedetta a Natalino

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La sua vita dettata con un filo di voce

Caro Natalino,
in «Epoca» è stata riportata una tua lettera, che la mamma mi ha trasmessa per mezzo delle mani.

Preghiere

PERCHÉ E COME PREGARE ? Un pensiero

PERCHÉ  E  COME   PREGARE  ?
          Un pensiero


La preghiera come dialogo com Dio é un bene sommo, essendo una vera intimitá con Lui stesso. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono schiariti cosí anche l'anima che é tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera. Non deve essere frattanto una preghiera fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore e non deve essere circonscritta a determinati tempi e ore ma fiorire continuamente notte e giorno. Non bisogna innalzare il nostro animo a Dio solamente quando attendiamo con tutto lo spirito alla preghiera. Occorre che anche quando siamo occupati in altre faccende sia nella cura verso i poveri sia in altre attivitá inpreziosite magari dalla generositá verso il prossimo, abbiamo il  desiderio e il ricordo di Dio, perché, insaporito dall'amore divino come da sale, tutto diventi cibo gostosissimo al Signore dell'universo. Possiamo godere continuamente di questo vantaggio, anzi, per tutta la vita se a questo tipo di preghiera dedichiamo il piú possibile del nostro tempo. La preghiera é la luce dell'anima, vera conoscenza di Dio, mediatrice tra Dio e l'uomo. L'anima elevata per mezzo suo in alto fino al cielo abbraccia il Signore con amplessi ineffabili.  La preghiera funge da augusta messaggera dinanzi a Dio  e allo stesso tempo rende felice l'anima perché appaga le sue aspirazioni, dovendo essere una preghiera autentica e non sole parole meccaniche.   Essa é um desiderio di Dio, un amore ineffabile che non proviene dagli uomini ma prodotto di una grazia divina. Di essa l'Apostolo dice: " non sappiamo pregare come conviene, ma lo spirito santo intercede per noi con gemiti inesprimibili."( Rom. 8.26b)  Se il  Signore da a qualcuno tale modo di pregare é una richezza da valorizare  e un cibo celeste che sazia l'anima. S elo ha gustato si accende il desiderio celeste per il Signore come un fuoco ardente che infiamma l'anima. Dobbiamo abbellire la nostra casa di modestia e umiltá mediante la pratica della preghiera e rendere splendida la nostra abitazione con la luce della giustizia e ornare le pareti con opere buone come una patina di oro puro e al posto dei muri e delle pietre preziose collocare la fede e la magnimitá ponendo ogni cosa in alto sul fastigio la preghiera e decoro di tutte le cose.  Solo cosí prepariamo al Signore una degna demora e cosí lo accoglieremo  in splendida reggia e  cosí trasformerai la tua anima in un tempio della sua presenza...........