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Parabola della zizzania

 PENSIERO DELLA DOMENICA
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Continua l’insegnamento del Cristo, tramite le parabole.

 

Nella Liturgia odierna viene presentata la parabola della zizzania e del buon grano, che si riferisce alla società umana nel suo insieme.

 

La parola “zizzania” ci è pervenuta solo attraverso i Vangeli, derivata da una radice semitica; è il loglio (dagli effetti narcotici) il cui germoglio non si distingue dal frumento.


"Il Regno dei cieli è simile ad un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania…

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Un mietitore al lavoro nei campi

Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Signore non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?
Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo!
E i servi gli dissero: Vuoi che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’uno e l’altra crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”.

Quanto senso pratico, nelle parole del Maestro: alla mietitura, risultando le spighe di grano più alte, sarà relativamente facile mieterlo separatamente.
La nascosta seminagione del loglio, per danneggiare il raccolto di un nemico, non costituiva  una ipotesi astratta, in quanto anzi rientrava tra i delitti contemplati dalla legge romana.
Quando rientrarono a casa i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli:  "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo”.  Ed Egli rispose: “Colui che semina il seme buono è il Figlio dell’ uomo: il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l’ha seminata è il diavolo”.

Grande insegnamento da questa parabola, per noi!
La lotta tra il bene e il male è perenne. Dove semina Dio, semina anche satana. Il male e il bene convivono anche nella Chiesa ed ecco le parole di Gesù: “Bisogna avere pazienza, sopportare la presenza del male e attendere la mietitura finale, avere fiducia nel piccolo granello di senape...”.

La grande virtù della pazienza, come viene esercitata da ciascuno di noi?
Nel mondo di oggi, frenetico, convulso, parlare di calma, pazienza, sembra quasi anacronistico...
Il nervosismo che alloggia nel nostro cuore, ci porta a voler risolvere tutto e subito.
E lo stesso atteggiamento lo abbiamo nei confronti di Dio.
Preghiamo, chiediamo grazie, vorremmo subito essere esauditi e addirittura indichiamo noi, al Signore, la soluzione. Mentre i tempi di Dio sono e saranno sempre per noi misteriosi.

E nel campo pratico quotidiano?
Se sei genitore, ti sembra impossibile usare pazienza, verso i problemi che creano i figli.
Se sei dipendente, non accetti con pazienza, le disposizioni, discutibili, del tuo superiore.
Se hai tanti problemi da risolvere, affrontarli con pazienza, ti sembra ridicolo, assurdo.

Guarda con realismo e pazienza i tuoi difetti, non scoraggiarti dei limiti che hai.
Siamo un popolo di non perfetti.
Viviamo liberi, perché amati.
Compassionevoli, perché perdonati.
Pazienti, perché il padrone dell’universo sa cosa succede nel suo campo.

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LE TENTAZIONI DEI GIOVANI

 

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Don Lucio Luzzi
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AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação......3.13 DA OBEDIÊNCIA HUMILDE, A EXEMPLO DE JESUS CRISTO.

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Imitação......3.13
 
DA OBEDIÊNCIA HUMILDE,
A EXEMPLO DE JESUS CRISTO.

 
Filho, quem procura fugir à obediência, afasta-se também da graça: quem busca os bens particulares, perde os comúns. Quem não se submete, voluntaria e espontaneamente ao seu superior, mostra que a sua carne ainda não lhe obedece perfeitamente, mas resiste e murmura muitas vezes.
Aprende, pois, a subordinar-te ao teu superior, se queres domar a tua carne.
Porquanto muito mais depressa será vencido o inimigo exterior, se o homem interior estiver desordinado. Não há inimigo da alma pior e mais nocivo que tu mesmo, quando não obedeces ao espirito.


THE WAYS OF THE SPIRIT

The Confession

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How to
confess well

Under the title of “How to confess well” the Cardinal Angelo Comastri has placed a path for the examination of conscience, that takes into consideration the life in the modern world. Let’s run to the source of Misericordy! The Holy Father has pointed out three spiritual goals to be reached for an authentic and genuine Christian life. Let’s see them! 1. The sacramental confession, as a sign of conversion; 2. The fidelity to the Sunday, Day of the Lord and of the Man; 3. The solidarity towards our brothers, especially with deeds of charity towards those in need.



 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo 5º de Pascua. Juan 14,1-12

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Domingo 5º de Pascua. Juan 14,1-12
“En aquel tiempo, dijo Jesús a sus discípulos: -«Que no tiemble vuestro corazón; creed en Dios y creed también en mí. En la casa de mi Padre hay muchas estancias; si no fuera así, ¿os habría dicho que voy a prepararos sitio? Cuando vaya y os prepare sitio, volveré y os llevaré conmigo, para que donde estoy yo, estéis también vosotros. Y adonde yo voy, ya sabéis el camino.» Tomás le dice: -«Señor, no sabemos adónde vas, ¿cómo podemos saber el camino?» Jesús le responde: -«Yo soy el camino, y la verdad, y la vida. Nadie va al Padre, sino por mí”.


WEGE DES GEISTES

Il Risorto e la Maddalena

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"Miryam": e tutto
diventa chiaro!

La Maddalena aveva detto cose così assurde che il Salvatore non può continuare a tenerla sospesa sulla scena di quel disonesto violatore di tombe, creato dalla sua immaginazione. Taglia corto e le si rivela mostrando di non tenere  alcun conto di quanto ha detto, forse tra singhiozzi accorati. Per farlo gli basterà pronunciare un solo nome: Maria, in aramaico Miryam!

 

Preghiere

MADRE: TU CI CHIAMI ! Preghiera

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MADRE: TU CI CHIAMI !

Preghiera

" Tu bussi al nostro povero cuore bizzarro ma noi, avvinti da mille tentacoli di vanitá e caducitá, non riusciamo ad aprire il cuore al tuo amore. Il peccato vuole avvolgerci e toglierci ogni capacitá di discernimento, mentre la grande grazia celeste si spande su di noi e i nostri cuori restano chiusi e duri.