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XXVIII domenica del
Tempo Ordinario


Anno A

Un Re fece una festa
di nozze per suo figlio


PENSIERO DELLA DOMENICA
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donlucioluzzi@virgilio.it

... Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire “Ecco ho preparato il mio pranzo, i miei buoi e i miei animali sono già macellati e tutto è pronto, venite alle nozze". Ma costoro non se se curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari, altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il Re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme le loro città. Poi disse ai suoi servi “Il banchetto nuziale é pronto, ma gli invitati non ne erano degni, andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete chiamateli alle nozze". Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala  si riempi di commensali. Il Re entrò per vedere i commensali, e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico come mai sei entrato qui senza abito nuziale?". Quelli ammutolì...

 
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Allora il Re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridor di denti perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".

Al tempo di Gesù non esisteva il viaggio di nozze, ma la festa nuziale si svolgeva per vari giorni con banchetti fuori casa, all'aperto, per molti e vari invitati.

Era soltanto il Re che dava il banchetto in un salone del palazzo e prima di accedere, agli invitati, veniva fatta indossare loro una tunica che offriva il Re stesso (in tal modo anche gli straccioni, i diseredati, i poveri, potevano partecipare alla festa senza disagio).

Il grande insegnamento della parabola sta nel valore di questa veste ossia nelle opere buone.

Per poter partecipare un giorno al banchetto del Cielo il biglietto d'ingresso saranno le opere buone che avrai compiuto nella tua vita terrena!

Non dovrai tanto rendere conto delle tue miserie, debolezze, sbagli, errori, peccati, ma di quello che avrai fatto di bene a te stesso, alla tua famiglia, ai tuoi amici, ai tuoi colleghi di lavoro ecc... e le occasioni non mancano certamente!

Un giorno Gesù disse:
"Non chi dice Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli"

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Non basta pregare soltanto e stare a mani giunte!
Ma chi al termine della vita
terrena può dire:
"Qualcosa di buono ho cercato di fare"


Don Lucio Luzzi
donlucioluzzi@virgilio.it

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"Resta con noi, Signore"
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Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
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AS VIAS DO ESPIRITO

17° Domingo do Tempo Comum

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17° Domingo do Tempo Comum
27 Julho 2014
Uma Reflexão

A liturgia desse domingo do tempo comum nos convida a refletir sobre as nossas prioridades e nos valores sobre os quais nos fundamentamos a nossa existência.  Sugere, especialmente, que o cristão deve construir a sua vida sobre os valores propostos por Jesus. A primeira leitura nos apresenta o exemplo de Salomão, Rei de Israel, que pede ao Senhor a Graça da Sabedoria para bem governar seu  povo: pede um coração inteligênte para saber distinguir o bem do mal. Ele é o protótip do homem sábio que consegue perceber e escolher o que é importante e que não se deixa seduzir e alienar por valores efémeros dessa vida transitoria.


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Hebrew and Christian Easter

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Hebrew and Christian Easter
Exploration of the Hebrew origins


The Hebrew Easter. The meaning of the ward "Easter" comes from the Hebrew "Paseh" meaning "Passover" it was the annual Feast that the Hebrews remembered the prodigious Passover of the Red Sea, after 530 years of slavery in the land of Egipt freed by Moses. Moses lead the people through the desert towards the land of Palestine, the promised  land with a journey that lasted 40 years with many difficulties.