Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
Attaccatissimo alla sua terra, Oies, Val Badia, in Alto Adige, lascia tutto e tutti e parte per Shantung, una provincia cinese con 12 milioni di abitanti, e solo 158 cristiani.
Non sa parlare cinese, ma Lui dice: la lingua che tutti comprendono è lamore.
Incontra persecuzioni, torture, prigionia, ma è tanto lamore per questo suo popolo pagano, che nella lettera inviata ad un amico il 9 Febbraio 1892 dice:
"In quanto a me amo sempre i miei cari cinesi e non ho altro desiderio, se non di vivere e morire con loro Io sono ormai più cinese che tirolese e voglio restare cinese ancora in paradiso .
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La figura di Gesù attrae tutti, persino gli esattori di imposte, detti pubblicani. Avevano una pessima fama, sia per il loro ingrato ufficio, sia per il modo vessatorio con cui lo compivano, sia perchè ricordavano il dominio straniero.Tutti costoro, inoltre, erano messi al bando dalla opinione pubblica giudaica. Si avvicinavano a Gesù perché attratti dalla sua misericordiosa accoglienza ed erano volenterosamente mossi ad ascoltarlo. Ci sono immancabilmente anche i farisei, la classe dirigente superba implacabilmente avversa a Gesù. Costoro addirittura non si riconoscono peccatori e brontolavano perchè il Maestro accoglie i peccatori ed addirittura si siede alla loro stessa mensa mangiando con essi!
In occasione del compleanno (16 aprile) del Santo Padre Benedetto XVI nonchè della ricorrenza del suo sesto anno di pontificato (19 aprile) Don Lucio insieme a Roberto, webmaster e video editor di viedellospirito.it, hanno ideato, creato ed inviato al Papa un canto di meditazione in dvd, tratto dalla suggestiva versione musicale di "Madonna, Schwarze Madonna" del cantautore altoatesino Oswald Sattler dedicata alla Madonna Nera di Altötting (Marienlied von Altötting). Il Santo Padre, bavarese e molto devoto alla Madonna Nera della ridente città a 90 km da Monaco di Baviera, dopo aver ricevuto e visionato il nostro video ci ha riempito di gioia rispondendo, attraverso la Segreteria di Stato, e sopratutto inviando a Don Lucio, a tutti i collaboratori del nostro portale cattolico e a tutti i parrocchiani, dei quali Don Lucio è guida spirituale da oltre 50 anni a Canino (VT), la sua paterna benedizione apostolica.
DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
VIA CRUCIS ! Ó CRISTO, CROCIFISSO E VITTORIOSO ! VENERDÍ SANTO/2015
La tua Via Crucis é la sintesi della tua vita, l'icona della tua ubbidienza alla volontá del Padre, é la realizzazione del tuo infinito amore per noi peccatori. É la prova della tua missione, il compimento definitivo della rivelazione e della storia della salvezza, il peso della tua croce ci libera da tutti i nostri fardelli. Nella tua ubbidienza alla volontá del Padre noi ci accorgiamo della nostra ribellione e disubbidienza. In te, venduto e tradito, crocifisso dalla tua gente e dai tuoi cari noi vediamo i nostri quotidiani tradimenti e le nostre inconsuete infedilitá.
Nella tua
innocenza, Agnello Immacolato, noi vediamo la nostra consapevolezza, nel
tuo viso sputato e schaffeggiato e disfigurato noi vediamo la brutalitá
dei nostri peccati, nella crudelta della tua passione noi vediamo la
crudeltá dei nostri cuori e delle nostre azioni. Nel tuo sentirTi
abbandonato noi vediamo tutti gli abbandonati dai famigliari, dalla
societá, dalla attenzione e dalla solidarietá. Nel tuo corpo
sacrificato, squarciato e dilaniato, noi vediamo il corpo dei nostri
fratelli abbandonati lungo le strade, disfigurati dalla nostra
indifferenza.
Nella tua sete, Signore, noi vediamo la sete di tuo e
nostro Padre misericordioso che in Te ha voluto abbracciare, perdonare,
salvare tutta la umanitá. In Te, Divino Amore, vediamo ancora i nostri
fratelli perseguitati , decapitati, crocifissi per la loro fede in te,
sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice. Imprime,
Signore, nel nostro cuore sentimenti di fede, speranza e caritá e di
dolore per i nostri peccati e portaci a pentirci dei nostri peccati che
Ti hanno crocifisso. Portaci a trasformare la nostra conversione fatta
di parole in conversione di vita e di opere, portaci a custodire in noi
un ricordo vivo del tuo volto sfigurato per non dimenticare mai l'immane
prezzo che hai pagato per liberarci, Gesú crocifisso rafforza in noi la
fede e che non crolli davanti le tantazioni del mondo, ravviva in noi
la speranza che non si smarisca seguendo le seduzioni del mondo.
Custodisci in noi la caritá che non si lasci ingannare dalla corruzione e
dalla mondanitá. Insegnaci che la croce é la via della ressurezione,
insegnaci che il Venerdí Santo é la strada verso la Pasqua della Luce,
insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si
stanca mai di perdonarci e abbracciarci con la sua infinita
misericordia. Insegnaci anche a non stancarci di chieder-Gli perdono e
di credere nella misericordia senza limiti del Padre. Anima di Cristo,
santificaci ! Corpo di Cristo, salvaci ! Sangue di Cristo, inebriaci
! Acqua del costato di Cristo,lavaci ! Passione di Cristo, confortaci
! Ó buon Gesú, esauriscici ! Dentro le tue piaghe, nascondici ! Non
permettere che ci separiamo da Te ! Non permettere essere vinti dal
maligno ! Nell'ora della nostra morte, chiamaci ! Comanda che noi
veniamo a Te, affinché noi Ti lodiamo con tutti i tuoi santi nei sécoli
dei sécoli, Amém.
Il capitolo sei (6) di Matteo fa referimento a tre pratiche santificanti: l'elemosina, la preghiera e il digiuno. Come assumere queste pratiche affinché siano valide davanti a Dio ? Non sono appena pratiche pietose ma una maniera di praticare la giustizia, come dice il proprio evangelista. Ognuna contiene um comportamento a essere evitato, una attitudine appropriata e una ricompensa di Dio. L'elemosina esprime il compromesso con il nostro prossimo in necessità. La pratica della caritá verso i poveri, gli indifesi, gli umili e malati é levata molto a serio per le persone religiose e s'incontrano queste pratiche anche in persone non religiose. Affinché il gesto di dare l'elemosina abbia validitá a chi lo pratica non puó essere fatto di seconde intenzioni poi é un atto di misericordia di un cuore sincero verso il prossimo necessitato.
Il Vangelo del Nostro Signore Gesú ci presenta la figura di amministratore infedele, um uomo che ha aprofittato del proprio mestiere per rubare al suo padrone. É stato un semplice amministratore ed ha agito come padrone. Dobbiamo comprendere che i beni materiali sono buoni per sè stessi perché provengano dalle mani di Dio, pertanto abbiamo il dovere di amarli. Frattanto non possiamo "adorarli" come se fossero un Dio e fare di essi uno scopo della nostra esistenza. Dobbiamo essere staccati da loro.
Caro Dio,sono due mesi che non ti scrivo.
In questo periodo mi è successo tutto e niente. Dico tutto perché sono stata soggetto (forse meglio dire oggetto) di un avvenimento amoroso molto variopinto. Niente, perché è scomparso tutto e non mi è rimasto niente se non un grande senso di vuoto che mi porto dentro.
santa Maria, vergine della sera, Madre dell'ora in cui si fa ritorno a casa, e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno, e si vive la letizia indicibile di sedersi à cena con gli altri, facci il regalo della comunione. Te lo chiediamo per la nostra Chiesa, che non sembra estranea neanch' essa alle lusinghe della frammentazione e della chiusura `nei pe¬rimetri segnati dall'ombra del campanile. lo chiediamo per la nostra città, che spesso lo spirito di parte riduce così tanto a terra contesa, che a volte sembra diventata terra di nessuno.
Nel corso dei secoli la Chiesa ha riflettuto sulla cooperazione di Maria all'opera della salvezza, approfondendo l'analisi della sua associazione al sacrificio redentore di Cristo. Giá Santo Agostino aveva attribuito alla Vergine Maria la qualifica di "cooperatrice" della redenzione, un titolo che sottolinea l'azione congiunta e subordinata di Maria a Cristo Redentore. In questo senso si é sviluppata la riflessione, sopratutto a partire dal secolo XV.
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio.Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io.Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
A palavra de Deus nesse quinto domingo do tempo comum nos convida a refletir sobre o compromisso cristão. Aqueles que forem interpelados pelo desafio do Reino não podem remetter-se à uma vida comoda e instalada, nem refugiar-se numa religião ritual e feita de gestos vazios: mas tem de viver de tal forma comprometidos com a transformação do mundo para que se tornem uma luz que brilha na noite do mundo e que aponta no sentido desse mundo de plenitude que Deus prometeu aos homens, o mundo do Reino No Evangelho Jesus exorta seus discipulos a não se instalarem na mediocridade, no comodismo, no " deixa andar" e pede-lhes que sejam o sal que dá sabor ao mundo e que testemunha a perenidade e eternidade do projeto salvador de Deus, também os exorta a serem uma luz que aponta para o sentido da realidade eterna, que vence a escuridão do sofrimento, do egoismo, do medo, e que conduz ao encontro de um Reino de liberdade e de esperança.