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LA SACRA FAMIGLIA
29 DICEMBRE 2013


FAMIGLIA: LA TRINITÁ SULLA TERRA
                      Un pensiero

La domenica dopo il Natale la chiesa festeggia la Sacra Famiglia. In questa famiglia il Figlio é il Bambino del Cielo e della eternitá che ci é stato dato.  "  È nato per noi un bambino, un figlio ci é stato dato ( Is 9.5 ) La Madre é il fiore piú bello del popolo di Israele, che Dio ha voluto scegliere per essere la Madre del Verbo Incarnato, con il  privilégio unico di conservare l'integritá della sua verginitá: " la sempre Vergine Maria ! " Il Padre é Giuseppe, l'uomo giusto, ossia obbediente alla legge di  Dio, al quale é stato dato la piú grande delle procure, quella di essere nella terra una ombra viva della Paternitá di Dio/Padre  al suo figlio unigenito. 



É tanto grande e santa la famiglia umana che si puó definire come LA TRINITÁ SULLA TERRA, in comparazione con la Santissima Trinitá del Cielo. É possibile credere che tutti i disordini della societá moderna, nel campo della educazione e dei costumi, nel lavoro e nella religione e anche nell'equilibrio economico siano dovuti dalla maniera come viene trattata la famiglia, come esempio il  proliferarsi dei divorzi e il sesso come oggetto mercantile. Sono infinite le lezioni che il padre, la madre e i figli possono e devono apprendere nella scuola della Sacra Famiglia. Ogni padre deve vedere in Giuseppe un amabile esempio di dignitá, di lavoro,di dedicazione alla casa,di fede in Dio e serietá nell’ assumere la sua responsabilitá.



É tanto silenziosa e umile la figura di Giuseppe nelle pagine del Vangelo ma é anche impressionante la forza del suo esempio, a partire dal principio di avere detto di si, al piano di Dio a rispetto di Maria.  Le madri, e non sarebbe neppure necessario dirlo, hanno tutto da apprendere da Maria, specialmente la celestiale dignitá. Non si puó concepire una madre che non sia un modello di virtú. La Vergine Maria insegna la fede, la dedicazione ai lavori domestici, la caritá verso i poveri e un donarsi totalmente nelle mani di Dio: "  Sia fatto in me secondo la tua parola ( Lc 1.38 ) "   I figli hanno  infinite lezioni da apprendere da Gesú. 




Il Vangelo riassume tutto in poche parole, quando, dopo il narrare l'episodio del Bambino perso in Gerusalemme e rincontrato nel Tempio dopo tre giorni, dicendo che la famiglia ritornó a casa  e il Bambino " ....era obbedirente a loro ( Lc 2.51 ) " L'obbedienza é la grande virtú dei figli.Questa virtú é un forte incentivo per i genitori ad essere esempi in tutto, visto che i figli seguono il cammino che i propri genitori  gli insegnano e é di loro il  compito che crescano fieri e tranquilli. Quanto sono edificanti e sublimi le lezioni che ci offre la SACRA FAMIGLIA DI BETLÉM DI GIUDA!  .....

Dott. Alberto Rossini
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AS VIAS DO ESPIRITO

Santissima Trindade ( 26 Maio ) Um pensamento

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Santissima Trindade (  26 Maio )
 Um pensamento

 
Deus, como também nós como pessoas, se revela aos poucos, em todas as culturas e religiões e se faz conhecer. Na plenitude dos tempos, em Jesus, Ele abriu seu coração como nunca havia feito antes e como nunca faria depois. Jesus dá-se a conhecer como Filho do Pai que  O ama e ao qual Ele deu um amor que os une num ùnico Ser e, ao mesmo tempo, os distingue como uma pessoa se distingue de uma outra.
Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Imitaçaõ,.....3,42 COMO NÃO SE DEVE FUNDAR A PAZ NOS HOMENS


Imitaçaõ,.....3,42

 
COMO NÃO SE DEVE FUNDAR A PAZ NOS HOMENS

 
 
Filho, se fazes consistir a paz e alguma pessoa, por ser de teu parecer e conviver contigo, achar-te-ás perpléxo e embaraçado.
Se, porém, recorres à verdade sempre viva e permanente, não te contristarás a ausência ou a morte de um amigo.
Em mim se deve fundar o amor: por mim se deve amar todo aquele que, nesta vida, te parecer bom e amável.
Sem mim não vale e nem durará a amizade: nem é verdadeiro e puro o afeto de que eu não sou o vínculo.


LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

¿QUÉ DIGO, SEÑOR?


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¿QUÉ DIGO, SEÑOR?

¿Qué decir sobre Ti, si, Tú sabes que yo sé muy poco?
¿Qué decir de tu vida, si yo prefiero llevar la mía?
¿Qué decir de tus Palabras, si estoy sordo a ellas?
¿Qué decir de tus misterios, si no me los creo?
¿Qué decir de tu Evangelio, si no me molesto en abrirlo?
¿QUÉ DIGO, SEÑOR, SOBRE TI?
¿Qué decir de tu historia, cuando prefiero cualquier otra novela?
¿Qué decir de tu mensaje, cuando prefiero otras cuñas publicitarias?
¿Qué decir de tus caminos, cuando elijo senderos menos comprometidos?
¿Qué decir de tus enseñanzas, cuando soy tan poco aplicado contigo?
¿Qué decir de tus miradas, cuando miro hacia otro lado?


WEGE DES GEISTES

Il culto delle immagini nelle cappelle votive

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Il culto delle immagini
nelle cappelle votive

Il Cristianesimo, al contrario dell'ebraismo, ha sempre accettato la venerazione per le sacre immagini.
Nel Vecchio Testamento fu vietato, nella maniera più assoluta, di fabbricarsi immagini, o statue di Dio, o di personaggi insigni: era incombente il rischio dell' idolatria, e chi vi cadeva veniva punito molto duramente. Nel Nuovo Testamento, questa paura cominciò a scomparire con l'ingresso nella Chiesa di ampie aree del mondo greco-romano. Ma la cosa non andò così liscia. Per questo, non abbiamo alcuna reliquia autentica della persona stessa del Salvatore, di sua Madre, Maria, o degli apostoli: ancora predominavano i giudeo cristiani, particolarmente avversi a questo tipo di religiosità.

Preghiere

La carità

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La carità
 
Un giorno venne un povero alla porta,
tendeva la sua mano per il pane,
la via che percorrevo era contorta:
lo ricacciai deciso, come un cane!

 
Poi un giorno che tirava forte il vento,
lui ritornò sicuro col sorriso,
ed io che in cuor mi dissi:” Non mi pento!”
Il mio mantello strinsi più deciso.

 
Passavan le stagioni ed io ribelle,
vagavo per il mondo senza fede,
e sempre le mie azioni erano quelle,
eppure Dio Signore tutto vede!