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XXXIII  DOMENICA-T.O.
17 Novembre 2013
Vangelo: Camminare verso la fine
Un pensiero

Il Vangelo parla della fine ma non della fine del mondo ma bensi della cittá di Gerusalemme che gli ebrei univano alla fine del mondo. Con la distruzione di Gerusalemme termina la antica unione e succede la venuta di Gesú che viene a inaugurare la chiesa , il novo popolo di Dio. Gesú parla della distruzione di Gerusalemme dovuto all'osservanza dei discepoli della sua grandiositá e dei suoi adorni e dice a loro: " State osservando queste cose ma verrá un giorno che non resterá pietra sopra pietra che non sia diroccata. (Lc 21.6) "



Luca ci dá una parola molto preziosa che marca bene la distinzione fra la distruzione di Gerusalemme e la fine del mondo: "....e Gerusalemme sará calpestata dai Gentili, finché i tempi dei gentili non siano compiuti.  (vers.24) Di tutto il contesto delle parole di Gesú dobbiamo ammettere due preposizioni. La prima é che nessuno si lasci stupire da falsi profeti che annunciano l'arrivo di Cristo. La seconda, per la quale dobbiamo avere tanta attenzione é alla esortazione e alla speranza. Dio sta sempre con noi, come disse: " ... non andrá caduto neppure un filo di capello dalla vostra testa, con la vostra perseveranza salverete le anime vostre. (Lc 21.18ss)


Nell'anima del vero cristiano mai muore la speranza, anche quando le cose sembrano scure dobbiamo avere la certezza della presenza e misericordia di Dio. Abbiamo bisogno di una speranza viva dentro di noi e nel mondo in che viviamo. Quanti segnali di morte, di minacce,di ingnoranza !  Felice colui che non perde la speranza e che puó trasmettere speranza agli altri !  Quanti giovani, per esempio,nelle nazioni considerate di primo mondo che sembrano ribelli a tutto con diabolica creativitá per manifestazioni le piú stravaganti !   Frattanto comincino a comprendere il valore dei genitori, della casa, del matrimonio,della scuola, della patria e della religione.  É un nostro dovere non dare loro disillusioni, poi rappresentare la speranza, questa speranza che non puó morire nel loro cuore per nostra causa..........
DOTT.ALBERTO ROSSINI

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação......3.13 DA OBEDIÊNCIA HUMILDE, A EXEMPLO DE JESUS CRISTO.

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Imitação......3.13
 
DA OBEDIÊNCIA HUMILDE,
A EXEMPLO DE JESUS CRISTO.

 
Filho, quem procura fugir à obediência, afasta-se também da graça: quem busca os bens particulares, perde os comúns. Quem não se submete, voluntaria e espontaneamente ao seu superior, mostra que a sua carne ainda não lhe obedece perfeitamente, mas resiste e murmura muitas vezes.
Aprende, pois, a subordinar-te ao teu superior, se queres domar a tua carne.
Porquanto muito mais depressa será vencido o inimigo exterior, se o homem interior estiver desordinado. Não há inimigo da alma pior e mais nocivo que tu mesmo, quando não obedeces ao espirito.


THE WAYS OF THE SPIRIT

Hebrew and Christian Easter

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Hebrew and Christian Easter
Exploration of the Hebrew origins


The Hebrew Easter. The meaning of the ward "Easter" comes from the Hebrew "Paseh" meaning "Passover" it was the annual Feast that the Hebrews remembered the prodigious Passover of the Red Sea, after 530 years of slavery in the land of Egipt freed by Moses. Moses lead the people through the desert towards the land of Palestine, the promised  land with a journey that lasted 40 years with many difficulties.