Sulla mia salute e quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subito il primo intervento per un cistoma ovario, e tutto si è rimesso a posto.
SANTA MONICA Madre di Santo Agostino Esempio di Madre e di Sposa
Una riflessione
Santa Monica é conosciuta fra i cattolici per essere stata la madre del Santo di Hispona, Santo Agostino, che con grande difficoltá conseguí, per la sua perseveranza nella preghiera e nella caritá, la grazia di vedere suo figlio convertirsi al cattolicesimo. Uno dei piú grandi valori di questa Santa Madre é stata la fiducia nella preghiera. Quanti di noi cristiani possiamo dire che abbiamo la stessa fiducia che ebbe Santa Monica nella preghiera ? Abbiamo molte volte fiachezza in pregare e lasciamo la preghiera sempre in secondo piano durante il giorno.
Guardo un bambino, una bambina in un passeggino o in braccio a papà e mamma. Guardo e penso: chi è? Perché e per chi ... è nato? Chi diventerà? Che ne sarà di questa creatura? Guardo e sogno tutto il possibile per lui e per lei. E dentro il sogno trovo quello che non si realizzerà mai e quello che, invece, avverrà.
IV AVVENTO BEATA SEI TU MARIA, PERCHE HAI CREDUTO..
Per
una particolare coincidenza del calendario la IV Domenica di Avvento è
costituita di poche ore perché arriva quasi subito la notte santa ed esplode la
gioia del Natale.
La
preparazione (Avvento ) al Natale è ormai al termine.
La
liturgia ci propone lincontro di Maria con sua cugina Elisabetta.
Aveva fatto un eroico proposito di non svelare a nessuno,
tanto meno a Giuseppe, quanto era avvenuto in Lei.
Rimane in intima meditazione e preghiera, aspettando forse
qualche carovana che salisse a Gerusalemme ( era vicina la Pasqua ) per
affrontare i quattro giorni circa di cammino.
Li ho visti nei vari turni di mensa dentro il Centro Giovanile Gesù Adolescente come consumano il pasto: lo trangugiano, lo gustano come una festa alla domenica, dopo la S. Messa il Mestre Armando dà un panino con la mortadella e una bibita; tutti in fila come leoni, piccoli, giovani, genitori per questo pasto festivo.
Anche se con poca età è stata strumento dello Spirito Santo profetizzando la vita e la libertà del suo popolo. La santità é una grazia che lo Spirito Santo vuole dare a tutti, frattanto é Lui che cammina nel tempo manifestando al mondo questo dono dato a chi lotta giorno per giorno. Santa Rosa di Viterbo ancora giovanissima di età cominciò a esternare attitudini carismatiche di straordinario coraggio e amore al Signore. Venne al mondo in Viterbo nell'anno 1233 da una povera e umile famiglia veramente cristiana : quando aveva appena tre anni di età la sua storia ci racconta che per la sua preghiera Gesú ebbe una "zia".
D.Mio marito ha perduto la madre da poco tempo e ora vuole portare suo padre a casa nostra e non affidarlo ad una badante. Come mi suggerisce di comportarmi?
R.Difficile darle un consiglio, se non si conosce bene il tipo di rapporto fra suo marito e suo padre, se non si ha un idea del carattere di quest'ultimo: se cioè sia un uomo discreto, senza pretese, se abbia con lei un rapporto di fiducia, o di pura e semplice tolleranza.
lo direi di tentare una prova. Se la sua presenza non crea problemi davvero esagerati, lo accetti. Se le cose, a lungo andare volgessero in peggio, potrebbe ritornare con suo marito sulla scelta da fare. C'è poi per voi la giusta speranza che arrivino figli nel vostro giovane nido; e allora tutta la problematica si presenterebbe su scala assai diversa...
D. Un pensiero, un problema di vita spirituale viene espresso meglio a voce, o per scritto?
R.
Che, forse, si riferisce ad un po' di direzione spirituale, a mezzo
lettera? A voce, certo, a comunicazione avviene in diretta: v'influisce
la presenza personale, quindi la possibilità di controllare sul volto,
nello sguardo dell'interlocutore l'effetto che riscuotono le nostre
esternazioni. Per scritto tutto questo manca. - In compenso (e lo
valuti bene) chi confida qualcosa di sé per scritto, non è distratto
dalla presenza dell' interlocutore, ha più tempo di limare e ponderare
parole ed espressioni: cosa non molto facile nel colloquio diretto. Come
vede, ambedue i modi hanno i loro pregi e i loro limiti. lo mi
regolerei così: Quando ha occasione di esprimersi di presenza ne
approfitti come meglio le riesce; quando ne ha bisogno e non ha
occasioni di parlare a voce, prenda la penna e scriva con semplicità
quanto sente di poter comunicare.
D. Mia figlia è di ottimi sentimenti cristiani; ma più in là della messa festiva non va.Di confessione e comunione si accon¬tenta proprio di un minimo.
R. Ringrazi Dio che si è attestata su queste quote. Si guardi attorno e vedrà che ragazze della sua età non frequentano più né sacramenti, né Messe festive. Non immagina quanto vi ha influito una formazione religiosa che si è accontentata di tradizioni e di devozionismo. I
nostri vescovi italiani hanno riconosciuto da tempo che ci troviamo in
un periodo di pre evangelizzazione, cioè di istruzione religiosa
mancante, da riprendersi daccapo. lo sono d'avviso che non siamo ancora
troppo tardi. Se si lasceranno un po' da parte devozioni esagerate,
celebrazioni enfatiche, e cose del genere, per dar di mano ad una
istruzione religiosa conforme alle esigenze attuali della famiglia
cristiana, si potrebbero ottenere ancora effetti assai rilevanti. Più
volte vi si è detto che, proprio oggi, chi ha avuto la fortuna di questa
formazione adeguata, dà saggi di vita cristiana seriamente impegnata
come, forse, era possibile appena ai primi tempi del Cristianesimo.
Il cristiano ha nel cuore sempre un grande motivo di gioia: Cristo è risorto, ha sconfitto la morte ed ha dato a ciascuno di noi, sue creature, l'esultanza della nostra vita
A cura di Don Lucio Luzzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo messaggio evangelico indica la strada della vita:" Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore...... e il tuo prossimo come te stesso" (Lc 10.27) E perché Dio ci ha amato per primo ci porta all'unione con Lui. La Santa Madre Teresa di Calcutta dice:" Noi abbiamo bisogno di questo intimio legame con Dio nella nostra vita quotidiana. E come possiamo ottenerlo ? Attraverso la preghiera " Se siamo in unione con Dio, cominciamo a sperimentare che tutto é possibile, anche l'amore verso il prossimo. Il programma di Gesú é un cuore che vede. "Vedere e fermarsi !"
Gesú si presenta come il Buon Pastore che conosce le sue pecore e si dona per
quelle che il Padre gli ha confidato e nessuno le tirerá dalle mani di
Dio. Con la sua missione terrena Gesú ha aperto
per tutti noi la porta della vita eterna, poi il dono della sua vita é
il dono dello Spirito Santo, la forza di Dio che rinnova le creature.
Essendo uno solo con il Padre e lo Spirito Santo, Gesú continua a essere
per noi Pastore che ci conduce per la vita
eterna, essendo Lui stesso il cammino, la veritá e la vita.
Gesù ci ha insegnato ad avere piena fiducia nel Padre
Nessuno ha potuto garantirci, meglio di Gesù, sul nostro destino risolutivo, l'eternità beata e sui mezzi indispensabili per raggiungerla. Ebbene, egli ha precisato che questa speranza dobbiamo riporla non in lui, ma nel Padre che lo ha mandato. O, più aderente al dettato giovanneo: ad avere lui, Gesù, come garante del Padre: " Non si turbi il vostro cuore: Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me" ( Gv 14, 1). Qui il termine fede ha il senso più pieno di fiducia, di speranza..Sono innumerevoli le volte, in lui il Salvatore richiama i discepoli a fidarsi dell'assistenza amorevole del Padre, prendendo lo spunto dalle circostanze che capitano, lungo le peregrinazioni missionarie alle quali li portava.. Qui Con la stessa testimonianza personale e con l'insegnamento proposto, con la consueta gradualità che imponeva la limitatezza della mente di chi gli andava dietro, stimolò in tutte le maniere a riporre ogni speranza necessaria a vivere, su Colui che ce l'ha donata.
LA MADONNA DELLA QUERCIA E LA DEVOZIONE AL SS.mo ROSARIO
La notizia che S.S. Giovanni Paolo II ha proclamato il 2003 anno del SS.mo Rosario mi ha spinto ad iniziare una ricerca che potesse mettere in luce come questa devozione così amata da infinite generazioni di uomini e donne, questa devozione che lega la terra al cielo , è stata vissuta nel santuario della Madonna della Quercia.
Non si poteva chiedere loro che arrivassero ad ammettere la risurrezione di Lei, al terzo giorno, a voler inseguire più da vicino questa riflessione teologica, giungeremmo a supporre che anche l assunzione di Maria sia avvenuta dopo quaranta giorni dalla sua risurrezione. Sempre come è accaduto per quella del Salvatore. Giunti a questo punto, però, è bene mettere un freno alla nostra pia curiosità, preferendo posizionarci su di un piano di sobria teologia ed evitando di teorizzare eccessivamente, senza un vero bisogno. Ci si rende come di trovarci davanti ad enunciati di fede, dei quali non si riesce mai a scandagliare adeguatamente i misteriosi fondali.
Facci capire che la tavola non sazia
se il cuore è vuoto di verità
Santa Maria, donna del pane, chi sa quante volte all'interno della casa di Nazareth hai sperimentato pure tu la povertà della mensa, che avresti voluto meno indegna del Figlio di Dio. E, come tutte le madri della terra preoccupate di preservare dagli stenti l'adolescenza delle proprie creature, ti sei adattata alle fatiche più pesanti perché a Gesù non mancasse, sulla tavola, una scodella di legumi e, nelle sacche della sua tunica, un pugno di fichi. Pane di sudore, il tuo. Di sudore, e non di rendita. Come anche quello di Giuseppe, del resto.
18° Domingo do Tempo Comum 03 Agosto 2014 Uma reflexão
A liturgia desse domingo do tempo comum apresenta-nos o convite que Deus nos faz para nos sentarmos à mensa que Ele mesmo preparou, e onde nos oferece gratuitamente o alimento que sacia a nossa fome de vida de felicidade e eternidade.