Anche se con poca età è stata strumento dello Spirito Santo profetizzando la vita e la libertà del suo popolo. La santità é una grazia che lo Spirito Santo vuole dare a tutti, frattanto é Lui che cammina nel tempo manifestando al mondo questo dono dato a chi lotta giorno per giorno. Santa Rosa di Viterbo ancora giovanissima di età cominciò a esternare attitudini carismatiche di straordinario coraggio e amore al Signore. Venne al mondo in Viterbo nell'anno 1233 da una povera e umile famiglia veramente cristiana : quando aveva appena tre anni di età la sua storia ci racconta che per la sua preghiera Gesú ebbe una "zia".
Il VALORE DELLA S.EUCARISTIA NELLA NOSTRA VITA. UNA RIFLESSIONE
Il valore della S.Eucaristia nella nostra vita é grandissimo, efficace e fortezza per la nostra missione che Gesú ci ha affidato. In un momento della celebrazione della S.Messa é consacrato il vino dove si trova il proprio sangue di Gesú, come é consacrato il pane dove si trova il suo proprio corpo, é in questo momento che stá presente lo Spirito Santo che agisce con il suo potere e la sua gloria. Tutta la celebrazione della S.Messa, dall'inizio alla fine, é um momento di grazia, onore e adorazione, un momento divino poi facciamo tutto questo per onore e gloria del Signore e per questo non dobbiamo mancare in nessuna maniera alla S.Messa principalmente alla Domenica che é il giorno del Signore e nei giorni dei Santi stabiliti dalla chiesa.
ASPIRAZIONI SPIRITUALI DI UNA MADRE DI QUATTRO FIGLI
Una conferma che il mondo non è ancora così allo sfascio, come tendenziosamente vogliono insinuare i mass media. Leggete e tenete conto che il meglio si è dovuto lasciarlo inedito, per riservatezza. Prendo carta e penna e comincio a scrivere, perché se aspetto il tempo per avere un po' di spazio tutto mio, questo tempo non arriverà mai. Sinceramente non riesco tanto bene a mettere in ordine le idee, per rendere il più chiaro possibile il mio stato.
La Pentecoste era la seconda solennità ebraica, che vuol dire cinquantesimo, perché si celebrava 50 giorni dopo la Pasqua, per ringraziare Dio della raccolta.
Facciamo una fugace sintesi del nostro percorso con la Liturgia.
Un anno fa ho avuto un impulso nuovo nella mia vita di sacerdote. La chiamerei quasi una... chiamata. La morte in un incidente stradale di tre ragazzi insieme mi ha posto la domanda: e tu che fai? Vuoi fermare, per quello che puoi, la morte? Vuoi mobilitare i giovani a non morire dentro e fisicamente e a scegliere la vita? Mi sembrarono le domande nuove di un'ordinazione sacerdotale in tarda età.
Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
Vangelo - Un pensiero Il dovere verso Cesare e verso Dio
In Palestina, al tempo di Gesú, la moneta che circolava era di dominio dell'impero romano nella quale stava stampata l'immagine dell'imperatore e questo era intollerabile per i giudei di sana conscienza perché dovevano pagare tributi a chi era considerato padrone del popolo. Per loro ,solo Dio era il Signore ! Questa realtá fece si che i nemici di Cristo gli armassero una imboscata: organizzarono gruppi composti di farisei ed erodiani e domandarono à Gesú se era lecito o no pagare i tributi a Cesare. Se Gesù rispondeva che era lecito sarebbe stato visto al lato dei pubblicani, ossia, di quelli che ricevano i tributi tanto odiati dal popolo e, peggio ancora, contrariando il senso teocratico nazionale di Israele. Se respondeva che non era lecito poteva essere accusato di essere contro Roma. La pretesa dei tentatori si svuotó davanti la sapienza del Divino Maestro.
Poi dette una risposta che nessuno di loro aspettava: disse loro che
gli mostrassero la moneta e gli dettero giustamente quella in cui stava
l'immagine dell'imperatore. " Di chi é questa immagine e questa
inscrizione che stá qui ?" Gli risposero: " di Cesare " Allora, disse
Gesú, " date a Cesare quello che é di Cesare e a Dio quello che é di
Dio" ( Mt22,1921) Nessuno poteva dire niente di questa risposta: i
romani dominavano il paese e la loro moneta circolava normalmente e
nessuno poteva lasciare di pagare i tributi. San Paulo ci ricorderá i
doveri dei cristiani davanti al potere pubblico e lo dirá in forma
chiara: " Si paghino i tributi a chi devono essere pagati. (Rm. 13.7)
Questo
significa che la chiesa non si puó interessare di assunti politici, poi
questo é un problema dei profissionisti della politica: la chiesa solo
puó interessarsi di assunti strettamente religiosi, come se la fede non
avesse la funzione di illuminare la veritá di Dio, ossia, le realtá
della terra. Frattanto,mai possiamo lasciare Dio da parte, anche nei
nostri compromessi con il paese: l'economia, la politica, la cultura e
il lavoro devono sempre rispettare i comandamenti di Dio.
Assolutamente
in tutto Dio deve stare presente. I saggi commentatori ci avvisano e
noi sappiamo perfettamente che Dio ci ha creato a sua immagine e
somiglianza, pertanto portiamo la Sua marca e a Lui dobbiamo ritornare: é
un diritto Suo e un dovere nostro. Tutti noi dobbiamo compiere i
comandamenti siano spirituali che temporali, poi Il Signore é tutto in
tutti........
Quando facciamo il segno della croce lo dobbiamo fare bene. Non cosí affrettato , rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare. Deve essere un segno della croce giusto, cioé, lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all'altra. Sentiamo come questo abbraccia tutto. Dobbiamo concentrarsi, dunque, bene e raccogliere in questo segno tutti i pensieri e tutto l'animo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all'atra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, ti consacra e ti santifica.
Una riflessione Seguire e vivere le Beatitudini indica il giusto cammino della vita cristiana. Per non perdersi lungo la strada della fede i cristiani hanno un preciso indicatore di direzione: le Beatitudini. Ignorare le rotte che propone puó voler dire di scivolare per i gradini dell'egoismo, degli idoli, della idolatria, della vanitá, della sazietá di un cuore che ride di soddisfazione propria ignorando gli altri. Gesú ammaestra le folle con il celebre discorso della montagna e fa nuova legge che non cancella l'antica ma la perfeziona portandola alla sua pienezza.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Una persona che credesse nella divinitá del Nostro Signore Gesú Cristo e avesse accompagnato la sua passione, morte e resurrezione e anche assistito alla sua Ascensione al Cielo, bene potrebbe domandarsi se era ragionevole e coerente che Lui lasciasse la terra senza qualche forma di rimanere fra gli uomini, da Lui redenti. Non esiste nel vocabolario umano parola adequata per esprimere l'insondabile amore di Dio per le sue creature, levando al punto di integrare il suo figlio unigenito affinché avessimo la vita eterna.( Giov- 3.16 ) anche se immersa nel peccato e, pertanto, nella sua inimicizia. ( Rom 5.8 )
La Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intanta a meditare le Sacre Scritture, raf?gurate solitamente da un libro che Maria tiene in mano, 0 in grembo, o sopra un leggìo. È questa anche l'immagine della Chiesa offerta dal Concilio stesso, nella Costituzione Dei Vørbum «In religioso ascolto della Parola di Dio... (n. 1). Preghiamo perché, come Maria, la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia. così che «« il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (ibid.). Angelus, 6.11.05
E' stata la croce dei nostri fratelli separati, i protestanti; e lo è tuttora.
Preoccupati dalla presenza dei "fratelli del Signore", in più luoghi del Vangelo, hanno pensato che sua Madre abbia avuto altri figli, almeno dopo di Lui. Ma si troveranno sempre di fronte la fede della chiesa delle origini e del cammino di due millenni, che proclama solennemente la verginità di Maria, anche dopo la nascita del suo divin Figlio. Eppure essi, che sono stati maestri in esegesi biblica, sanno che nella lingua ebraica, il temine "ah", può avere, oltre al significato diretto di fratello, anche quello di consanguineo ai diversi livelli. Per cui è il contesto che decide a chi ci si vuol riferire.
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio.Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io.Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
Santa Rita de Cassia é uma das Santas mais amadas nesses dias, objeto de extraordinária devoção popular, porque amada pelo povo qua a sente muito perto pela sua grandiosa "normalidade" da existência diária que ela viveu: antes, como esposa e mãe, depois como viúva e por fim como mongea agostiniana. A veneração por esta pequena freira de Cassia não dá sinais de diminuir, antes se identifica com o tempo acompanhado de curas, conversões,perfumes e outras coisas mais. À Santa Rita a vida não a economizou em nada.
The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Marys body laying on a bed and Her figure raising above it, its if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.