


E' naturale, infatti, che dalla ferita del costato, ponendo il corpo supino, il sangue della parte inferiore del corpo, rimasto ancora nei vasi dopo la ferita del soldato, (mentre quello della parte superiore del corpo era uscito subito dopo 1' apertura della lanciata) è naturale, dico, che uscisse abbondantemente e si localizzasse nella zona delle reni.
Una seconda documentazione, ancora più commovente, si nota ai piedi, particolarmente al piede sinistro. Si tratta di impronte digitali di uno dei fortunati portatori del corpo di Gesù.
Queste furono causate da quel sangue, che doveva uscire, dai fori dei piedi, schiodati di recente, a causa dell'edema insorto o intra vitam «per insufficienza circolatoria, o post mortem, per ipostàsi cadaverica » (Dott. Giordano).

Il sangue scendendo si concentrava nella zona dei talloni dove ha lasciato dei segni strani che hanno permesso una perfetta ricostruzione delle mani con le dita arcuate, in posizione contratta, che rivelano lo sforzo per un peso che hanno portato.
Il mignolo, l'anulare e il medio della mano sinistra, a contatto con la superficie del piede, furono circondati dal sangue che scendeva dal foro del piede sinistro nel tallone sinistro, (meno chiaro è per la mano destra, nel tallone destro).
Dalla Sindone, dunque, è evidente che nel portare il Sacro Corpo alla sepoltura, i portatori, camminavano in modo da far precedere i piedi.
(Canino 17/02/1913 - Roma 06/02/1995)